mercoledì, Maggio 1, 2024
spot_img

Compensazioni tributarie: Crediti falsi per debiti fiscali veri!

Compensazioni tributarie: Crediti falsi per debiti fiscali veri!

Compravano falsi crediti derivanti in prevalenza da super bonus 110% per ristrutturazioni edilizie, al 40% del loro valore nominale. Un caso scoperto dalla Guardia di finanza di Rimini dove sono risultati acquisti per 3,7 milioni di euro di crediti falsi creati da società fantasma per lavori edili mai realizzati, pagati al 40% del loro valore nominale.

Gli stessi crediti falsi, sono stati venduti a Poste Italiane al 98% del loro valore, realizzando profitti ingentissimi con un semplice passaggio di carte, senza fare praticamente niente.

Una genialità del malaffare!

In questo caso si è rivelata provvidenziale una Segnalazione di operazione sospetta pervenuta da qualche banca sul territorio all’Unità d’Informazione Finanziaria che a sua volta ha girato l’alert alla Guardia di finanza, dove si è scritto: “Si presume che la natura dei crediti ceduti possa essere meramente fittizia.””

Viste le risultanze della preliminari indagini, accompagnate anche da alcune illuminanti intercettazioni telefoniche che arricchiscono sempre il quadro, si è trattato di un alert centrato in pieno!

Nel contesto dell’indagine infatti, si è anche scoperto che la medesima persona fisica, amministratore di numerose società, già nel settembre 2021, in due occasioni consecutive aveva già mandato in “compensazione” con appositi F/24 inviati all’Agenzia delle Entrate debiti fiscali (veri, concreti ed effettivi) per 380mila euro.

Lo stesso genio della frode, in una conversazione telefonica intercettata si è lasciato andare “Ho comprato e venduto crediti fiscali e quindi con i soldi mi sono messo a posto”.

Pratica operativa

Acquistare crediti con lo sconto di oltre il 50% del loro valore nominale rappresenta certamente la migliore cartina di tornasole, la migliore dimostrazione della fittizietà dell’operazione.

Se poi, la banca, di fronte a queste operazioni, nel corso dell’Adeguata verifica, dovesse decidere di andare a vedere la società che ha maturato questi crediti (società cessata, per liquidazione o fallimento), pertanto non più da tempo operativa e con a capo soggetti beneficiari del reddito di cittadinanza (prestanomi o teste di legno nella veste di amministratori), ancora di più emerge il disegno truffaldino perseguito.

Ho ragione di presumere che siano stati proprio questi gli elementi di base che hanno indotto l’intermediario finanziario (banca), nella veste di soggetto obbligato agli adempimenti antiriciclaggio, ad inoltrare la Sos che ha dato origine all’attività investigativa: Chapeau!

In questi processi, non possiamo certamente dimenticare il ruolo di primo piano assunto dal professionista contabile (in genere commercialista) tenuto ad apporre il “visto di conformità” alla pratica per procedere alla compensazione dei debiti fiscali https://www.giovannifalcone.it/antiriciclaggio-tra-visto-di-conformita-verifica-di-cantiere/

Fare fronte comune al malaffare significa questo, anzi soprattutto questo!

Ti potrebbero interessare anche

ULTIMI ARTICOLI

Non sei ancora iscritto?

Prova la nostra demo

CATEGORIE

ATTUALITA'

Corruzione: Arresti a Monza

Tangenti su una variante urbanistica a Monza: 9 arresti per corruzione in Brianza, sequestrato...

Tangenti su una variante urbanistica a Monza: 9 arresti per corruzione in Brianza, sequestrato un milione di euro Otto imprenditori e un funzionario comunale sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di...
6° Direttiva UE antiriciclaggio

Pacchetto antiriciclaggio: la nuova normativa approvata dal Parlamento UE

Pacchetto antiriciclaggio: la nuova normativa approvata dal Parlamento UE 29 Marzo 2023 Fonte: Diritto bancario Il Parlamento europeo ha approvato un pacchetto di norme più severe per colmare le lacune esistenti in materia antiriciclaggio (normativa antiriciclaggio), e di lotta al finanziamento...