Maxitruffa sui bonus edilizi: Decreto di sequestro preventivo per 772 milioni di euro
Blitz della Gdf, coinvolti 143 soggetti tra Napoli e Caserta
Gli elementi di anomalia riscontrati in questa indagine condotta dalla Guardia di finanza di Frattamaggiore (NA) ed indicativi del disegno criminoso, hanno registrato la presenza di un detenuto, di parcheggiatori abusivi, persone senza partita Iva, imprenditori ‘per un giorno’ e soggetti ritenuti vicini o contigui ad associazioni mafiose.
Allo stato sono state 143 le persone fisiche e giuridiche coinvolte nella presunta truffa, individuate tra province di Napoli e Caserta, tutte denunciate a piede libero.
In episodi analoghi scoperti in passato dall’autorità giudiziaria, si trovarono percettori del reddito di cittadinanza nel ruolo di amministratori di grandi società di capitali nate per l’occasione, cedendo crediti di imposta per ristrutturazioni edilizie esistenti solo sulla carta, grazie alla compiacenza, anche attiva, di intermediari finanziari e professionisti.
In questo caso, quando leggo che i protagonisti della storia criminale che stiamo raccontando non avevano neanche la partita Iva, immagino che sia stato abbastanza facile scoprire l’arcano, sia per la banca o per il professionista coinvolto.
Nutro anche la segreta speranza che il tutto sia stato scoperto nel quadro della “collaborazione attiva” dei soggetti obbligati agli adempimenti antiriciclaggio.
Alert di prima istanza
In presenza di situazioni della specie descritta, suggerisco la possibilità di chiedere all’amministratore della società che si presenta per la “cessione del credito d’imposta”, derivante dalla ristrutturazione edilizia di cui si paventa la titolarità, acquisite copia del Durc, circa la regolarità contributiva e previdenziale dei dipendenti ovvero, il Certificato di regolarità fiscale. Sono due documenti, questi, che avrete cura di acquisire chiedendolo direttamente all’amministratore.
In ordine all’esito di questo riscontro, avrete un elemento di valutazione aggiuntivo di particolare utilità per inquadrare meglio l’operatività della posizione, ovvero la sua regolarità per la situazione contributiva dei dipendenti (Documento unico di regolarità contributiva) ovvero, la regolarità sotto il profilo fiscale come certificato dall’Agenzia delle entrate.