venerdì, Maggio 17, 2024
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SOS: Migliorare la qualità delle segnalazioni

Antiriciclaggio & Segnalazioni: tante ma poco utili

Rapporto annuale 2014 del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della G.di F.

I dati parlano chiaro: le segnalazioni per le operazioni sospette si inviano, ma solo il 25% sono poi oggetto di approfondimenti, mentre le altre 75% sono ritenute non significative ai fini penali e amministrativi. Solo l’1% delle segnalazioni va poi a buon fine e conduce a contestazioni amministrative o penali. 

È questo quanto emerge dal “Rapporto annuale 2014 sulle Segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo”, diffuso dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza.Più precisamente, il numero complessivo delle segnalazioni inviate all’Uif sono state, nel 2014, 75.877. Nello stesso anno, il Nucleo Speciale
Polizia Valutaria della Guardia di Finanza ne ha analizzate ben 85.581, ovvero 9.704 in più, smaltendo quindi parte del carico pregresso.Di queste, 27.771 segnalazioni sono state oggetto di approfondimento da parte della Gdf, ma solo in 1.375 casi si è giunti a una contestazione
amministrativa o penale. Nel dettaglio, 588 sono state le contestazioni penali, mentre 787 sono state quelle amministrative.

Il tutto a fronte di una stabilizzazione nel numero delle segnalazioni trasmesse, dopo la forte oscillazione degli anni passati. È infatti da ricordare che nel 2011 sono state trasmesse 30.000 segnalazioni, passate a 61.000 nel 2012 e a ben 91.000 nel 2014. Ad oggi il valore si attesta intorno alle 75.000 segnalazioni trasmesse, le quali, però, nel 75% dei casi, sono poco significative.

Si è dunque assistito a una lieve flessione, rispetto all’anno 2013, delle segnalazioni andate a buon fine: più precisamente, i dati parlano di una diminuzione dello 0,14% sul fronte amministrativo e del 2,65% su quello penale.

Le segnalazioni inviate Il Rapporto annuale suddivide le segnalazioni pervenute e mette in risalto quelle che sono le situazioni al ricorrere delle quali più spesso scattano i campanelli di allarme.

Viene evidenziato come il maggior numero di segnalazioni sia effettuato a fronte di situazioni poco significative, come, ad esempio, l’utilizzo del contante (circa 20.000 segnalazioni), o l’utilizzo anomalo di carte prepagate (5.726), oppure ancora il precedente coinvolgimento in indagini penali da parte del soggetto che ha posto in essere l’operazione (8.320 segnalazioni).

In questi casi, nonostante il grande numero di segnalazioni inviate, quasi mai si giunge, effettivamente, ad una contestazione amministrativa o
penale.

Molto più rilevanti, ma anche più rare, sono altre segnalazioni, come, ad esempio, le frodi nelle fatturazioni (1.597 segnalazioni), la monetizzazione dei conti aziendali (che ha interessato 2.394 segnalazioni), giochi o scommesse (2.220 segnalazioni).

In questi casi, molto spesso, le segnalazioni sono origine di contestazioni, sia per quanto riguarda la normativa dell’antiriciclaggio e del finanziamento del terrorismo (ben il 62,30% dei casi), ma anche con riferimento alle violazioni fiscali, soprattutto in merito alle imposte dirette.

La maglia nera dei professionisti nel rapporto si continua a ribadire come, tra i professionisti, il numero di segnalazioni sia veramente bassissimo: 130 sono infatti le segnalazioni inviare dai commercialisti e 8 dai revisori.

Più brillanti i risultati per i notai, i quali hanno tramesso ben 3.300 comunicazioni nel 2014, portando quindi a 3.538 le segnalazioni complessivamente inviate dai professionisti.

Autore: Redazione Fiscal Focus

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