mercoledì, Maggio 1, 2024
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Compliance: Banche piccole per grandi problemi!

Compliance: Banche piccole per grandi problemi!

 

Al recente Convegno del 28 giugno 2022 organizzato presso l’Università Bocconi di Milano, è intervenuto il Vice Direttore Generale della Banca d’Itala – Paolo Angelini – per parlare della “Redditività ed efficienza delle piccole e medie banche”.

Sedici pagine di relazione per commentare sulla proporzionalità della regolamentazione per fronteggiare in modo prudenziale e ragionevole i tanti rischio cui si espone una banca per l’esercizio dell’attività istituzionale.

Ne parlo perché nell’autorevole e qualificato intervento si è fatto cenno, peraltro al primo posto, tanto per cambiare, al “tema dell’antiriciclaggio e alla tutela del consumatore”.

Infatti, per meglio esprimere il concetto, riporto il passaggio testuale della relazione: “Infine, esistono ambiti della regolamentazione (tipicamente diversi da quelli prudenziali) in cui l’applicazione del principio di proporzionalità incontra dei limiti. È il caso, in primis, della normativa volta a contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo. All’interno del sistema finanziario non dovrebbero esistere “zone franche”
che possano essere sfruttate dalla criminalità organizzata. A partire dall’emanazione del decreto legislativo n. 231 del 2007, la normativa italiana su questa materia si è progressivamente rafforzata, incidendo in misura rilevante sia sull’attività dei supervisori sia dei soggetti vigilati. Altro esempio è quello della tutela dei consumatori, che non può dipendere dalla dimensione o dalla complessità dell’intermediario. Anche in questo caso
gli oneri per gli intermediari sono sicuramente aumentati a partire dal recepimento della direttiva sul credito ai consumatori nel 2010.”

Pratica operativa

Se è vero che il tema della lotta al riciclaggio rappresenta il principale test per valutare la proporzionalità degli accorgimenti adottati nell’azione di contrasto, è anche vero che “l’approccio basato sul rischio”, non a caso inserito al primo posto della Circolare Bankit del 30 luglio 2019, è completamente ignorato da tutte le banche.

Utilizzare il “rischio alto” in modo sconsiderato, revocare i fidi ed interrompere le relazioni, spesso anche in danno di posizioni assolutamente affidabili in una corretta dinamica imprenditoriale, rappresenta la punta di un iceberg sul quale nessuno interviene per fornire un contributo di chiarezza.

Ad oggi, il terrore sanzionatorio produce una tale deterrenza che molte banche – soprattutto di piccole e medie dimensioni – temendo di scomparire – continuano ad applicare la normativa in modo irragionevole e sconsiderato senza nulla aggiungere alcun beneficio in termini di contrasto, relativamente alla qualità della “collaborazione attiva”, come peraltro certificato dalla stessa Unità d’Informazione Finanziaria (UIF) nelle Relazioni 2020 e 2021 – https://www.giovannifalcone.it/uif-trend-delle-negativita/

In particolare, i rilievi principali dell’Organo centrale di vigilanza sono stati:

  1. Sos generate da indagini dell’Autorità giudiziaria;
  2. Carente qualificazione del sospetto – movimento di contante di modesta entità;
  3. Tempi di risposta alla richieste informative dell’Uif, “non soddisfacenti”;
  4. una quota non marginale di segnalazioni presentano una scarsa utilità;
  5. perché dovute ad atteggiamenti meramente cautelativi, ad approcci burocratici o all’adozione di strumenti automatici di individuazione delle sospette;
  6. non correttamente accompagnati da una effettiva valutazione professionale.

Pubblica amministrazione

In questo quadro, per evidenziare il livello di difficoltà e di terrore in cui vivono le piccole banche, finanche la PA era stata inserita a “rischio alto”, costringendo per anni le filiali a fare le “verifiche rafforzate” su piccoli Comuni sul territorio.

Per fortuna, con protocollo n.1219993/21 del 24 agosto 2021, il DIPARTIMENTO VIGILANZA BANCARIA E FINANZIARIA SERVIZIO REGOLAMENTAZIONE E ANALISI MACROPRUDENZIALE della Banca d’Italia, opportunamente sollecitato dallo scrivente con apposito quesito mi ha finalmente risposto, chiarendomi l’arcano nel miglior modo possibile – https://www.giovannifalcone.it/pubblica-amministrazione-verifica-rafforzata-attivita-economica-esposta-a-rischi/

Da quel momento, si è cessato di eseguire le verifiche rafforzate nei confronti dei Comuni: Un risultato storico che ha introdotto una goccia di serenità e di corretta gestione nella operatività delle filiali, da paragonarsi ad un miracolo del terzo millennio.

Altri quesiti che ho pure fatto per riportare il settore in un clima di ragionevolezza non hanno ricevuto risposta: Amen!

 

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