ANTIRICICLAGGIO: Allarme rosso per le banconote di grosso taglio
Ad una filiale della Banca d’Italia ho chiesto il cambio di banconote da 50 a 100 euro per complessivi 1.500 euro.
Dopo avermi chiesto di esibire il documento d’identità e compilare uno stampato, mi hanno detto che, per una
cifra superiore a 500 euro, dovevano segnalarmi all’agenzia delle Entrate. Pur non avendo alcun problema a farmi controllare dall’agenzia, l’idea di farmi mezza giornata di fila mi ha fatto desistere e limitare a 500 euro.
E’ normale tutto ciò?
Il mio non era un trasferimento di denaro tra privati che impone la soglia dei 1.000 euro.
G.I. – Lecce
R I S P O S T A
L’informazione fornita dalla filiale della banca non è corretta. L’operazione descritta è sicuramente regolare in quanto il lettore che ha effettuato il prelievo non ha trasferito denaro contante in favore di soggetti diversi per importi superiori
a 999,99 euro (Articolo 49 del D.lgs 231/2007).
Tuttavia, prelievi eccessivi di denaro contante potrebbero indurre la banca ad effettuare all’Unità di informazione finanziaria una segnalazione di operazione sospetta (cioè a rischio riciclaggio).
Il 3 aprile 2013, la Banca d’Italia ha emesso un corposo provvedimento in materia di antiriciclaggio. Nel mirino sono finite le banconote di grosso taglio, quelle da 200 e 500 euro.
Le operazioni di deposito e prelievo, così come quelle di pagamento, che avranno come protagoniste le banconote in questione dovranno essere sottoposte alle misure di adeguata verifica previste dalla normativa vigente e, in mancanza di
informazioni sufficienti, essere segnalate alle autorità competenti da parte degli istituti di credito. Non è corretto affermare, quindi, che nel caso del lettore sussiste l’obbligo di segnalare in ogni caso l’operazione descritta all’UIF o all’agenzia delle Entrate.
DAL SOLE 24 ORE DEL 25 NOVEMBRE 2013