lunedì, Maggio 13, 2024
spot_img

Vacanze criminali!

Vacanze criminali!

 

In un passato non molto recente, ma non credo che la situazione sia sostanzialmente mutata, mi sono trovato a commentare  una delle concause principali degli eccessivi costi del sistema bancario nel nostro Paese, superiore al 100%  della media europea, peraltro caratterizzato da costi immateriali connessi alla sicurezza (rapine, criminalità e fattori ambientali).

E’ un dato che viviamo sulla nostra pelle, posto che in misura variegata del territorio nazionale ci troviamo a convivere con problematiche riguardanti le rapine, le infiltrazioni criminali ad ogni livello e altri fattori ambientali.

All’epoca trovai molto interessante, o almeno molto verosimile, i risultati di una inchiesta effettuata  dall’Experian International sul grado d’insolvenza del credito al consumo, dove venne evidenziato che le regioni meridionali (Campania, Calabria e Sicilia) sono quelle a maggior rischio sofferenza. Insomma, secondo questa ricerca in queste zone del nostro territorio vegeta una presenza maggiore di “cattivi pagatori”, ovvero gente che, per ragioni diverse, dimenticano di assolvere ai loro obblighi etici prima ancora che economici.

Infatti si afferma. stante ai contenuti della citata inchiesta che il risultato finale, a fronte di un tasso d’insolvenza medio nazionale del 10%, il credito al consumo erogato per esigenze personali – acquisto computer, cambio dell’autovettura, vacanze etc. – nel Mezzogiorno d’Italia è stato superato di oltre il 50%.

A fronte di questo doppio ed analogo risultato dobbiamo convenire – sia pure dopo qualche iniziale stupore – che forse l’analisi rispecchia una sostanziale verità.

Regalo alla criminalità

Quando diciamo che la criminalità organizzata controlla larghe fasce di territorio del nostro Mezzogiorno dobbiamo evidentemente intendere anche la organizzazione del credito. In altri termini, sembra comprendere che in queste regioni meridionali viene accordato il credito al consumo con maggiori facilitazioni, anche in assenza di garanzie personali o patrimoniali.

Se la statistica delle sofferenze registrate sul nostro territorio è vera, significa che le aperture di credito fatte con tanta leggerezza e generosità sono  destinate poi, nei fatti, ad ingrossare la montagna delle sofferenze che, inevitabilmente, andranno ad appesantire il conto economico dell’impresa bancaria, riflettendosi in egual misura sul “costo del denaro” sopportato dalla intera società civile.

Si dirà, sono i danni da sistema!!!

Un sistema criminale che affligge non solo l’economia in genere attraverso la estorsione sistematica della classe imprenditoriale operante sul territorio ma anche – come era intuibile – il mercato creditizio.

In questo quadro possiamo parlare di un sistema di collusione o di un mercato sotto minaccia criminale?  Quali accorgimenti si potranno adottare? Potrà essere sufficiente aumentare il livello delle “garanzie” soprattutto in presenza di richiesta di credito al consumo per esigenze di natura voluttuaria come la esigenza di vacanze, cambio autovettura etc.?

Diversamente, continuando di questo passo come comune cittadino  mi sembrerà di finanziare vacanze a costo zero alla criminalità organizzata.

Al danno, la beffa!!!

 

 

Ti potrebbero interessare anche

ULTIMI ARTICOLI

Non sei ancora iscritto?

Prova la nostra demo

CATEGORIE

ATTUALITA'

Il decalogo dell'umanità

Il caso Falcinelli

Il caso Falcinelli Paese che vai, usanze poliziesche o penitenziarie che trovi: ma il rispetto della persona e dei diritti inviolabili sono cose sacre in qualunque parte del mondo, a partire dagli Stati Uniti. Il...
Riforme in viaggio: Premierato, autonomia differenziata e Giustizia

 La riforma del premierato e il suo peso elettorale | L’analisi di Stefano Folli

 La riforma del premierato e il suo peso elettorale | L’analisi di Stefano Folli 10 MAGGIO 2024 Fonte: ripartelitalia.it Nella confusione inevitabile della campagna elettorale, commenta su Repubblica Stefano Folli, l’ipotesi del “premierato” viene riproposta...