Parla Bankit: Organizzazione, procedure e controlli in materia di antiriciclaggio
Con Provvedimento 1° agosto 2023, la Banca d’Italia ha emanato delle modifiche e nuove Disposizioni in materia di organizzazione, procedure e controlli interni per finalità antiriciclaggio del 26 marzo 2019. Il provvedimento entra in vigore decorsi 90 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Dico subito che qualunque intervento nella stagione in cui la stessa Uif ha pubblicamente denunciato gravi disfuzioni in materia di contrasto al riciclaggio da parte dei soggetti obbligati (4 luglio2023), a cominciare dalle banche, diventa una importante occasione di analisi e comune riflessione.
Nello specifico, vista la natura del recente Provvedimento della Banca d’Italia avente ad oggetto la “Organizzazione, procedure e controlli per finalità antiriciclaggio”, mi sarei aspettato un raccordo maggiore, mirato, fra il servizio “antiriciclaggio e l’area crediti” di qualunque intermediario.
Insomma, cominciare a far passare l’idea che il merito creditizio non può essere deciso soltanto sulla base del grado di solvibilità del cliente, ma al contrario, ampliare l’attenzione anche sulla tipologia di cliente avuto riguardo alla sua reputazione, all’attività economica svolta ed altri elementi di conoscenza acquisibili sul territorio.
In pratica, assistere, ad interventi della Direzione investigativa antimafia, quando viene inibita la escussione della ipoteca in quanto il soggetto finanziato é risultato contiguo a fenomeni di criminalità organizzata, rappresenta un gravissimo danno per la stessa banca non solo reputazionale.
Funzioni aziendali
Il punto 1.5 del Provvedimento in parola, testualmente riporta:
“1.5. Rapporti con altre funzioni aziendali
La funzione antiriciclaggio collabora con le altre funzioni aziendali (es. funzione di controllo di conformità, la revisione interna, area legale, organizzazione, gestione dei rischi, risorse umane, sistemi informativi) per sviluppare le proprie metodologie di gestione del rischio in modo coerente con le strategie e l’operatività aziendale, e realizzare processi conformi alla normativa.
L’adeguatezza e l’efficacia della funzione antiriciclaggio sono sottoposte a verifica periodica da parte della funzione di revisione interna.”.
Quando si apre una pratica di mutuo, finanziamento o apertura di credito con il ricorso a garanzie reali (pegno, ipoteca), significa che la posizione è già cliente della banca ed è ben conosciuta.
Se così è, un raccordo fra le due funzioni – antiriciclaggio e area crediti – può essere funzionale per scongiurare incidenti di sorta in vicende di malaffare che possono mettere in difficoltà, oltre ad un danno reputazionale, la stessa solidità patrimoniale della banca.
E allora, cosa devo guardare per ridurre questo rischio?
Devo essere moderatamente certo della provenienza delle risorse finanziarie della posizione, avuto riguardo alla coerenza delle transazioni registrate sui rapporti (conti aziendali), la corretta individuazione del titolare effettivo e la regolarità delle posizioni contributive dei dipendenti (Durc aggiornato) ovvero, una Certificazione di regolarità fiscale rilasciata dall’Ade.
Di queste attività ed approfondimenti svolti, lasciate traccia nel fascicolo del cliente perchè potrebbero rivelarsi di particolare utilità quando, dopo l’intervento della Direzione Investigativa Antimafia con l’irrogazione di misure patrimoniali (sequestro e confische) bisognerà escutere l’ipoteca.
Nella convinzione che abbiamo perso una occasione, ricordiamoci che prima bisogna operare poi bisogna difendersi!
Banca d’Italia: Una occasione persa!