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Cartelle esattoriali, come controllare la situazione debitoria sul sito dell’Agenzia delle Entrate

Cartelle esattoriali, come controllare la situazione debitoria sul sito dell’Agenzia delle Entrate

Patrizia Del Pidio

17 Gennaio 2024 – 17:18

Fonte: Money.it

linkedinPuò capitare a tutti di avere pendenze con il Fisco, ma prima che si trasformino in cartelle esattoriali, è bene controllare la propria situazione debitoria sul sito dell’Ader. Ecco come fare.

Saltare il pagamento di una imposta, perdere un F24 per una tassa, e avere debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione è una cosa che può accadere a tutti, anche ai cittadini più probi. Come fare a controllare la propria situazione debitoria per procedere al pagamento delle imposte non versate prima che si alzino troppo a causa di sanzioni e interessi?

Controllare la propria situazione debitoria sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione è alla portata di tutti e farlo prima che arrivi un sollecito di pagamento potrebbe permettere di risparmiare. Anche sapere se a proprio carico ci sono cartelle esattoriali in scadenza potrebbe essere fondamentale per procedere, magari, alla loro rateizzazione prima che scatti qualche intimazione di pagamento, qualche fermo amministrativo o, peggio, qualche pignoramento.

Vediamo, quindi, passo dopo passo, come collegarsi al portale dell’Agenzia delle Entrate e controllare la propria situazione.

Come accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione

Per conoscere la propria situazione debitoria la prima cosa da fare è accedere al sito https://www.agenziaentrateriscossione.gov.it/. In alto a destra, in un riquadro blu, si troverà una scritta “Accedi all’area riservata” che permetterà di accedere al proprio profilo utente personale.

  • cittadini;
  • imprese;
  • intermediari-EquiPro;
  • Enti.

Il cittadino, ovviamente, dovrà selezionare la voce “cittadini” che lo riporterà alla pagina vera e propria di accesso al portale.

Per accedere all’area riservata le credenziali che si possono utilizzare sono:

  • Spid– in questo caso, dopo la scelta cliccare sulla scritta blu “Entra con Spid”, scegliere l’erogatore del servizio Spid a cui ci si è affidati. Dopo la scelta si può optare con il riconoscimento tramite username e password o con l’utilizzo del Qrcode tramite l’applicazione da smartphone;
  • Cie– in questo caso ci si può autenticare proseguendo da smartphone ( bisogna avere l’applicazione Cie ID istallata e configurata sul proprio device), inserire il numero della Carta di identità elettronica e inquadrare il Qrcode con l’app dello smartphone prima di inserire il codice OTP che quest’ultima genererà, oppure autenticarsi tramite Pc se si è in possesso di un lettore di smartcard contactless e un software Cie installato e configurato;
  • Cns – in questo caso serve un lettore di smartcard connesso al computer;
  • Credenziali AdE- riservate esclusivamente ai professionisti e imprese;
  • Pin Inps – valide dal 1° ottobre 2021 solo per coloro che non hanno compiuto i 18 anni, per chi non ha documenti di riconoscimento italiani e per persone soggette ad amministrazione di sostegno, tutela o curatela.

Come trovare la sezione riservata alle cartelle esattoriali e i debiti

Una volta effettuato l’accesso ci si trova all’interno del proprio profilo personale. E da questo è possibile controllare diverse situazioni, come ad esempio, la propria situazione debitoria ma anche le eventuali cartelle già saldate.

Nella pagina che si apre, infatti, troviamo diverse possibilità di scelta tra cui:

  • Situazione debitoria – consulta e paga;
  • Definizione agevolata;
  • Documenti;
  • Se mi scordo;
  • Rateizza il debito;
  • Sospendi la riscossione;
  • Delega un intermediario.

Queste sono le macro categorie a cui è possibile accedere sia dalla parte centrale della pagina che dal menù che si trova sul lato sinistro della stessa.

Nella schermata che appare è possibile scegliere la provincia in cui sono presenti documenti pendenti o spuntare la casella al fianco della scritta “Elenco di tutte le province” per avere una visione completa della situazione.

Una volta fatto questo, è possibile scegliere se visualizzare i documenti da saldare o quelli saldati. Cliccando su “Da saldare” apparirà la lista di tutte le cartelle esattoriali e degli avvisi emessi che non risultano ancora pagati per intero.

Una cosa che il portale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione non permette, però, è stampare direttamente una cartella esattoriale notificata. Nell’area, infatti, è possibile vedere il numero del documento, l’importo ma non viene visualizzato il documento notificato in originale.

Di fatto, quindi, se si smarrisce una cartella esattoriale non è possibile scaricarla per procedere, poi, al pagamento dell’importo con i bollettini presso un ufficio postale o una banca. Il portale permette solo il saldo tramite pagamenti elettronici.

Il contribuente, però tramite apposite domande da presentare all’Agenzia stessa, può richiedere una copia delle cartelle che gli occorrono. La domanda può essere presentata con il modello RD1, AD1 o presentando a un ufficio della Riscossione.

Come pagare un debito con l’Agenzia delle Entrate

Una volta visualizzata la propria situazione debitoria, si può provvedere al pagamento dei debiti. Per farlo è possibile o recarsi presso uno degli sportelli dell’Agenzia delle Entrate, sia recandosi alle Poste o in banca.

Per chi volesse mettere in regola la propria situazione senza fare code, però esiste anche la possibilità di pagare grazie agli strumenti offerti sul web sul sito stesso dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. All’interno del sito, infatti, viene offerta la possibilità, una volta effettuato l’accesso alla propria area riservata, di saldare eventuali debiti utilizzando la carta di credito.

In alternativa si può scegliere anche di pagare tramite il servizio di home banking offerto dal proprio istituto di credito effettuando un bonifico intestato all’Agenzia delle Entrate Riscossione (questa modalità può essere utilizzata anche dall’estero).

Inoltre, il contribuente può pagare, anche parzialmente, la cartella di pagamento relativa a per imposte erariali e oneri accessori (compresi compenso e spese dovute all’Agente della riscossione), mediante compensandole con i crediti relativi alle imposte erariali stesse. Per fare ciò, bisogna utilizzare il modello “F24 Accise” (codice tributo RUOL).

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