Mimmo Lucano si candida alle elezioni europee (Avs), dopo l’assoluzione “Sogno di portare in Ue modello Riace”
Mimmo Lucano parla del modello Riace in Europa. Verso le elezioni europee dopo assoluzione e candidatura con Avs: “Sono uscito da tunnel”
L’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, commenta l’annuncio della sua candidatura alle elezioni europee a margine dell’evento di Alleanza Verdi e Sinistra. Lucano dice di avere il sogno di portare il modello Riace in Europa e per questo ha accettato la proposta alla candidatura come indipendente nelle liste di Avs. Nello scambio con i giornalisti ha voluto raccontare anche la sofferenza della condanna, descritta come “distruzione morale”.
Mimmo Lucano alle europee
Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace, si è candidato come indipendente nelle liste di Alleanza Verdi Sinistra. Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli si dicono felici per la splendida notizia, perché “quella di Mimmo è una storia collettiva di pace, accoglienza e centralità dei beni comuni. Per noi, la sua scelta è una conferma del percorso fatto fino a qui”.
A margine dell’evento Avs, Lucano ribadisce la sua volontà di portare il modello Riace in Europa. “Abbiamo dimostrato che l’accoglienza non è il problema ma la soluzione, questo messaggio inedito ha sconvolto il paradigma delle destre e la retorica dei porti chiusi”, ha commentato. “Riace è la punta del Mediterraneo, la periferia dell’Europa. Voglio portare con me il senso del riscatto delle periferie, dei Sud dell’Europa”, ha detto in conclusione.
Il modello Riace
Il modello Riace rappresenta un villaggio globale, scritta che compariva all’ingresso del borgo che ospitava circa 2.345 persone nel 2016 (il periodo di maggior flusso di migranti). Il modello prevedeva una serie di attività, laboratori, lavori per sviluppare competenze e permettere l’accoglienza. Famosa è la bottega “I ricami di Herat”. In altre parole Riace era ed è un modello di accoglienza (Mimmo Lucano ha invitato i palestinesi in fuga nel borgo) dal quale tanto le persone migrate in Italia quanto gli abitanti della città riescono a trarre benefici.
A Lucano, che è stato sindaco di Riace tra il 2004 e il 2018, viene contestato di aver aggirato le leggi per il soggiorno in Italia e di aver commesso una serie di altre irregolarità in merito a spese e affidamento di servizi pubblici. Per molti dei reati è stato infine assolto.
Sull’assoluzione: “Uscita da un tunnel”
L’assoluzione di molti capi di accusa sono stati accolti da Mimmo Lucano con orgoglio e soddisfazione. Lo dice lui stesso, spiegando che è stata “la definitiva uscita da un tunnel che ho vissuto come una mortificazione della mia anima”.
Spiega che la sua sofferenza non era legata agli anni di carcere che rischiava, ma al “tentativo di distruzione morale e di infangare il messaggio che è stato il senso di una vita”.
La sentenza di Appello della Corte di Reggio Calabria archivia la condanna ad oltre 13 anni del Tribunale di primo grado di Locri.
Oltre che logica, è’ stata una sentenza giusta, doverosa e condivisibile.
A parole mie, cerco di spiegare le ragioni.
In tutta questa vicenda, fin dal primo istante, è mancata la “coscienza e volontà” (dolo) di preseguire un fine illecito.
Tutte le condotte delittuose presuppongono la volontà di perseguire un disegno criminoso che, nel nostro caso, è sempre mactao. L’imputato Mimmo Lucano, ha rappresentato un “modello di accoglienza” copiato dal mondo intero dove il suo impegno era direttamente proporzionale all’esigenza di accogliere, cercando in ogni modo di superare le difficoltà tecniche e giuridiche che si frapponevano.
Il suo comportamento, come emerge dalla intervenuta sentenza ma direi, dal comportamento tenuto nell’intera vicenda, è stato sempre quello di raggiungere un fine alto e lodevole dell’accoglienza ai migranti completamente scevro dal perseguimento di interessi personali.
In pratica, per dare un senso alle gravissime accuse si sarebbe dovuto dimostrare l’interesse personale o di terzi a lui vicini di un disegno criminoso perseguito e realizzato.
Chapeau alla magistratura!