venerdì, Maggio 17, 2024
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CONDOMINIO: Limiti all’installazione di canne fumarie a parete

Sono
proprietario di un appartamento sito in un edificio di quattro piani.
L’assemblea dei condòmini ha deliberato l’eliminazione dell’impianto di
riscaldamento centralizzato e la realizzazione, per chi lo volesse, di impianti
singoli e autonomi di riscaldamento, utilizzando caldaie a condensazione di
ultima generazione.

Vorrei
sapere se è obbligatorio realizzare apposite canne fumarie per lo smaltimento
dei prodotti della combustione sopra il tetto dell’edificio o se è consentito
lo scarico a parete.

Nella
eventualità di dover realizzare la canna fumaria comune, si può utilizzare una
tubazione in pvc idonea per tale scopo?

F.
L.
– BRINDISI

R
I S P O S T A

Anorma del Dpr 412/1993, lo scarico a parete dei fumi è consentito solo nel caso
in cui, in sede di riqualificazione energetica dell’impianto termico, si
provveda alla sostituzione di generatori di calore individuale. In tal caso,
per lo scarico a parete, è necessario installare una caldaia a gas a camera
stagna, il cui rendimento sia superiore a quello previsto dall’articolo 4,
comma 6, lettera a, del dpr 59/2009, per il quale, nel caso di mera
sostituzione di generatori di calore, si intendono rispettate tutte le
disposizioni vigenti in tema di uso razionale dell’energia, qualora coesista la
condizione che “i nuovi generatori di calore
a combustione abbiano rendimenti termico utile, in corrispondenza di un
carico pari al 100 per cento della potenza termica utile nominale, maggiore o
uguale al valore limite calcolato con la formula 90+ 2 log Pn, dove log Pn è il
logaritmo in base 10 della potenza utile nominale del generatore, espressa in
KW.

Per
i valori di Pn maggiori di 400 kW si applica il limite massimo corrispondente a
400 kW”.

Circa
l’utilizzazione di tubazioni in pvc (cloruro di polivinile) per la
installazione della canna fumaria comune, nel caso in cui esista già una canna fumaria collettiva, è
sufficiente fare passare dei tubi in pvc all’interno del condotto, fino ad arrivare
allo sbocco sul tetto. Questa operazione si intende necessaria in quanto i fumi
delle caldaie a condensazione sono più corrosivi rispetto a una caldaia
tradizionale.

DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL
22 MAGGIO 2017

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