Riguardo
un libretto di risparmio che non è mai stato movimentato dall’inizio del 1985
fino al dicembre 2005, e che ha rappresentato l’unico rapporto tenuto con la
banca durante quel periodo, chiedo se il libretto stesso si trovi estinto per
intervenuta prescrizione decennale (sono trascorsi addirittura oltre due
decenni), secondo quanto stabilito dal Codice civile in materia di estinzione
dei rapporti patrimoniali.
S. A.“ PISA
R I S P O S T A
Secondo
l’orientamento della Cassazione (si veda la sentenza del 20 gennaio 2012,
n.788), poiché il contratto di deposito bancario costituisce un tipico
contratto d’Impresa, diretto a realizzare finalità speculative e di durata,
attraverso l’assicurazione della permanente disponibilità della somma
depositata, l’obbligo restitutorio della banca sorge soltanto a seguito della
richiesta del cliente, in quanto la “esigibilità “ del corrispondente diritto deriva
soltanto da tale richiesta, che di per sé costituisce una mera facoltà .
Le
conseguenze di questo inquadramento è che soltanto con l’esercizio di tale
facoltà inizia a decorrere il relativo termine decennale di prescrizione.
Diverso sarà , invece, il termineprescrizionale relativo agli interessi sulla somma portata dal libretto,
che deve considerarsi quinquennale. Qualora gli interessi non vengano annotati
a fine periodo sul libretto di deposito, o su un eventuale conto corrente un
comportamento della banca incompatibile con la volontà di avvalersi della
prescrizione (e dunque idoneo a valere quale rinuncia alla prescrizione ex
articolo 2937 Codice civile), il relativo diritto si prescriverà in cinque anni,
in base all’articolo 2948, n.4 del Codice civile (Tribunale di Verona,
ordinanza del 30 dicembre 2015; Arbitro bancario finanziario “ Collegio di
Milano, decisione 5115 del 26 maggio 2016).
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL 26GIUGNO 2017
