In materia di apposizione del visto
di conformità per le imposte, il Codis
(Coordinamento degli Ordini dei dottori commercialisti lombardi e
dell’Italia centro settentrionale ), di concerto con la Dre ( direzione
regionale delle Entrate ) della Lombardia, ha diffuso chiarimenti sul tema.
In particolare, l’auto – apposizione
del visto è possibile, per un soggetto abilitato, anche sulla propria
dichiarazione, se sussistono tutti i requisiti di legge ( esistenza di una
polizza a copertura di eventuali sanzioni ). Interpellata la società
assicuratrice, mi è stato risposto che “… le sanzioni patrimoniali connesse a
multe inflitte dall’amministrazione finanziaria non ai clienti dell’assicurato,
ma all’assicurato stesso, non possono mai essere risarcite per ovvi principi di
carattere generale “.
Non volendo ricorrere a soluzioni
pragmatiche ( cioè alla richiesta di visto a un altro collega ), come risolvere
l’evidente problema che si viene a creare, dato che verrebbe a mancare uno dei
requisiti indispensabili ( la copertura assicurativa ) ?
D. T. –
SONDRIO
R I S P O S T A
Poiché risulta
possibile che un soggetto abilitato apponga il visto anche sulla propria
dichiarazione, dato che l’abilitazione non contempla esclusioni specifiche, ma
solo se sussistono tutti i requisiti di legge, e in particolare se c’è una
polizza a copertura di eventuali sanzioni, occorre accertarsi sempre che
l’assicurazione posseduta copra anche il visto della propria dichiarazione, e
non soltanto di quella dei clienti. In caso contrario, come nella fattispecie
descritta dal lettore, occorre rivolgersi alla propria assicurazione per
concordare un’estensione della polizza al caso specifico, o per stipularne
un’altra ad hoc.
DAL ” IL SOLE 24 ORE ” DEL 25 AGOSTO 2014
