domenica, Aprile 28, 2024
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TRIBUTI LOCALI & EDIFICABILITA’ DI UN’AREA: E’ sufficiente l’inserimento nel PRG, indipendentemente dall’approvazione regionale

Edificabilità di un\’area: è
sufficiente l\’inserimento nel PRG, indipendentemente dall\’approvazione
regionale

La determinazione della base imponibile. ll principio ribadito dalla
Sesta Sezione della Corte di Cassazione nell\’ordinanza n. 14676 del 18.7.2016.

Per lungo tempo la questione, giunta nuovamente oggi all\’attenzione
della Suprema Corte, aveva animato le Commissioni tributarie, alle quali si
erano rivolti quei cittadini che avevano ricevuto avvisi di accertamento per la
maggior imposta dovuta ai fini ICI (oggi IMU) per terreni divenuti edificabili
in base al Piano regolatore adottato dal Comune, ma non ancora approvato dalla
Regione e nei casi in cui mancava l\’adozione di strumenti urbanistici
attuativi.

Contribuenti arrabbiati, a flotte si recavano in Commissione Tributaria,
evidenziando che il loro terreno – seppur qualificato come edificabile dal PRG
– di fatto ed in concreto su quest\’ultimo non era possibile mettere neppure un
“mattone”, in mancata dell\’approvazione del piano regolatore da parte
della Regione oppure in mancanza di strumenti attuativi, con l\’assurdo di dover
pagare una maggiore imposta su un terreno solo potenzialmente edificabile.

Gli orientamenti giurisprudenziali formatesi inizialmente in materia
erano tutt\’altro che uniformi fintantoché, a porre fine alla diatriba, sono
intervenute le Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la nota sentenza n.
25506 del 30 novembre 2006.

È proprio questo il precedente richiamato dallaSesta Sezione
della Suprema Corte nell\’ordinanza n. 14676 del 18.7.2016
che, nel
rigettare il ricorso proposto da un contribuente, afferma espressamente come
non si possa “rimettere in discussione il principio, espresso dalle
Sezioni Unite con la nota sentenza 30 novembre 2006, n. 25506, secondo cui
l\’edificabilità di un\’area, ai fini dell\’applicazione del criterio di
determinazione della base imponibile, fondato sul valore venale, deve essere
desunta dalla qualificazione ad essa attribuita dal piano regolatore generale
adottato dal Comune, indipendentemente dall\’approvazione di esso da parte della
Regione e dell\’adozione di strumenti urbanistici attuativi, principio di
seguito costantemente ribadito dalla giurisprudenza di questa Corte…, in un
quadro di riferimento segnato anche da pronuncia della Corte costituzionale (ord.
27 febbraio 2008, n. 41), che ha dichiarato inammissibile la questione di
legittimità costituzionale della norma d\’interpretazione autentica dell\’art. 2
lett. b) del digs. 504/1992, rappresentata dall\’art. 36, comma 2 del d.l. n.
223/2006, come convertito nella legge a 248/2006
“.

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