Il 2 maggio scorso è
deceduta mia madre con la quale detenevo un conto corrente cointestato alla
filiale Intesa Sanpaolo di Canino (Viterbo).
Espletata la domanda di
successione, il 5 ottobre 2016 ho consegnato in originale la dichiarazione di
successione in attesa della disponibilità del residuo sul c/c di euro 2.018,47.
Visto che si tratta di una somma esigua mi pare ingiustificabile tale ritardo
nella liquidazione. Io sono residente in Toscana e devo continuamente
telefonare alla filiale di Canino dove sistematicamente mi si invitava a
ritelefonare. Non nascondo di avere la sensazione di essere preso in giro.
Alberto Giordano(via e-mail)
RISPONDE BANCA
INTESA SANPAOLO
Ci
spiace per le impressioni riferite dal signor Alberto Giordano, ma non possiamo
che confermare l’attenzione rivolta dal personale del nostro gruppo a tutta la
vicenda descritta.
Il
comportamento dei colleghi, infatti, è sempre stato improntato a principi di cortesia,
trasparenza e disponibilità professionale. Il cliente ha potuto gestire la
pratica di successione tramite la filiale di Campi Bisenzio (Banca CR Firenze)
più vicina alla sua residenza senza doversi necessariamente recare presso la
filiale di Canino (Intesa Sanpaolo) dove era radicato il rapporto in capo alla
defunta.
Il
signor Alberto Giordano ha consegnato la dichiarazione di successione il 5
ottobre 2016. Tale documento è essenziale, per la vigente normativa fiscale, al
fine di poter procedere allo svincolo delle attività cadute in successione.
Fatte
le necessarie verifiche sulla correttezza della documentazione, il 24 ottobre
2016 i colleghi della filale di Canino hanno inviato la lettera di quietanza
alla filiale Banca CR Firenze – banca del Gruppo Intesa Sanpaolo – di Campi
Bisenzio.
La
quietanza è stata sottoscritta il 26 ottobre 2016 e il 2 novembre la Banca ha proceduto allo svincolo delle
somme cadute in successione agli eredi, senza percepire alcuna commissione per
la gestione della pratica.
DAL “PLUS24”
DEL “IL SOLE 24 ORE” DEL 26 NOVEMBRE
2016