venerdì, Aprile 26, 2024
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ANTIRICICLAGGIO: Pratica operativa

ANTIRICICLAGGIO: Pratica operativa

 

Nella veste di Responsabile Aziendale Antiriciclaggio di un Gruppo bancario, per il periodo 1999/2007, avevo il compito di assicurare un’adeguata Formazione antiriciclaggio a beneficio di tutto il personale di filiale, ovvero di monitorare quotidianamente l’operatività della clientela onde individuare possibili rischi. In tale quadro, riporto alcune delle iniziative assunte che in qualche misura, potranno aiutare coloro i quali oggi sono chiamati dall’Istituzione ad assicurare la c.d. “Collaborazione attiva”.

“””Mi riferisco alla Segnalazione di Operazione Sospetta, datata 10 febbraio 2005, riferibile alla posizione indicata in oggetto. In tale contesto, la motivazione caratterizzante il sospetto della Segnalazione medesima, sembra trarre origine dalla circostanza che, il Sig. ??????????, nella veste di Amministratore Unico della D.P.S. Costruzioni, regolarmente iscritta alla Camera di Commercio, verso la fine dell’esercizio finanziario 2004 (periodo novembre-dicembre ), avrebbe registrato nella propria contabilità “fatture per operazioni inesistenti”, emesse da soggetti vari che, di volta in volta, si presentavano presso la Sede della Banca di Roma per monetizzare assegni emessi dalla DPS, per un ammontare complessivo di circa 180.000,00 Euro.

A leggere la posizione, le perplessità evidenziate con la Segnalazione in commento, potrebbero sembrare condivisibili.
Tuttavia, per una completa visione d’insieme, ovvero per motivare la Segnalazione di Operazione Sospetta in parola nei confronti degli Organi competenti, necessita precisare:

· se ai cambi di assegni, effettuati da soggetti vari, per l’ammontare complessivo di circa 180.000,00 Euro, ha sempre presenziato il nostro cliente, Sig. ???????????; 

· se i soggetti beneficiari degli assegni emessi dal Sig. ???? nella veste di Amministratore Unico della D.P.S. sono titolari di Imprese Edili (Ditte Individuali e/o Società) del posto ovvero di località distanti, o comunque attività economiche che abbiano un nesso strumentale con l’attività svolta dalla DPS; 

· se, dopo aver effettuato il cambio degli assegni, si è notata una “restituzione” del contante nelle mani del ripetuto Sig. ???????????, in tutte, ovvero in qualcuna delle circostanze in cui furono effettuati i cambi di assegni; 

· se i versamenti di contante, effettuati dalla consorte del ?????????????, titolare del conto corrente nr. ………, hanno registrato una consecuzio alle operazioni di “cambio”; 

· se alcune delle richieste testé formulate sono riscontrabili, necessita conoscere i soggetti beneficiari degli assegni che, nelle diverse circostanze, avrebbero emesso le fatture false a fronte degli incassi “ufficiali” degli assegni. 

In assenza di tali ed ulteriori necessarie informazioni, allo stato, potrà solo ragionevolmente ritenersi che la provvista accreditata sul conto della Sig.ra ……….., sia frutto di vendite non fatturate, ovvero imponibile sottratto alla tassazione diretta ed indiretta che, potrà diventare una ipotesi di “Riciclaggio da evasione fiscale”, al superamento di una soglia di assoluta rilevanza, pari a non meno Euro 500,000,00 su base annua, come ho avuto modi di dire in precedenti occasioni.

Ciò detto, resto in attesa di ricevere le integrazioni richieste.

Ringrazio per la consueta collaborazione.

Cordialità
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