Si
può ritenere compatibile il ruolo del direttore generale di una Spa, esterno
alla società, con un contratto di lavoro autonomo in forma coordinata e
continuativa per incarico avuto dal Cda? O deve essere inquadrato
obbligatoriamente come dirigente?
L’azienda
vorrebbe inquadrarlo come lavoratore autonomo in forma coordinata e
continuativa, in quanto lo stesso non è titolare di partita Iva ed è titolare
di pensione di vecchiaia, quindi con iscrizione alla gestione separata inps, ma
io ho dubbi in merito.
D. P.– CATANZARO
R I S P O S T A
La
configurabilità di un rapporto di lavoro subordinato richiede di verificare
l’ampiezza del mandato e l’effettività dei poteri conferiti al direttore
generale, il quale non deve essere in alcun modo soggetto all’esercizio del
potere direttivo, gerarchico e disciplinato da parte del Cda.
Valgono
le limitazioni imposte dal Dlgs n.81/2015 e appare difficile sostenere che
anche per un direttore generale le modalità di esecuzione non siano organizzate
dal committente, anche con riferimento ai tempi e del luogo di lavoro.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL13 GIUGNO 2016