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Riscattata l’autolegittimazione dei medici:la cassazione fissa i paletti al consenso informato

La Cassazione riscatta l’autolegittimazione dell’attività medica come professione di “pubblica necessità” e facendo così vacillare l’importanza del consenso informato. Infatti il chirurgo può sottoporre il paziente sotto anestesia a un trattamento diverso e più invasivo, rispetto a quello precedentemente autorizzato, anche in mancanza del consenso, senza incorrere in responsabilità penale, quando l’intervento abbia poi prodotto “un beneficio per
la salute” di chi lo ha subito.

Ecco perchè lo scorso 18 dicembre le Sezioni unite penali della Suprema corte hanno deciso di mettere dei paletti al consenso informato del paziente (come anticipato da Italia Oggi lo scorso 23 dicembre), almeno sul fronte della
responsabilità penale, risolvendo un acceso contrasto di giurisprudenza.

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