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Nelle cause di lavoro l’avvocato che sbaglia deve al cliente tutti i danni e la rivalutazione

FONTE: www.cassazione.net  ————Nelle cause di lavoro clienti garantiti per l’intero importo. Infatti, l’avvocato che non presenta tempestivamente ricorso per recuperare un credito del lavoratore gli deve, oltre al danno (emergente), anche la rivalutazione del credito che il dipendente vantava nei confronti dell’azienda e quella degli interessi legali.
Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con una sentenza del 20 gennaio 2010 (si veda link sotto), ha accolto il ricorso degli eredi di un ex dipendente di banca che aveva fatto causa all’istituto di credito per ottenere la riliquidazione dell’indennità di fine rapporto.
Secondo i giudici della Suprema corte, in sostanza i giudici di merito avevano fatto male “ad escludere la rivalutazione degli interessi legali sul capitale rivalutato secondo la peculiare disciplina prevista per i crediti di lavoro”. Questo perché, “ai sensi dell’art. 1223 c.c. dettato in materia di responsabilità contrattuale, andava liquidato il danno subito dal cliente che consisteva nella reitegrazione di quell’entità patrimoniale che sarebbe entrata nel suo patrimonio ove il professionista avesse diligentemente adempiuto agli obblighi contrattuali”.

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