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I rapporti deteriorati con i superiori giustificano il trasferimento del lavoratore

FONTE: www.cassazione.net —————————————–È lecito il trasferimento di un lavoratore ad altro reparto se i rapporti con i superiori sono “deteriorati”. Né tantomento la posizione dell’azienda può essere definita mobbizzante.

Lo ha precisato la Corte di cassazione che, con una sentenza di ieri (se veda link sotto) ha respinto il ricorso di un’infermiera che prima aveva chiesto di essere trasferita, subito dopo un problema avuto con un collega, e poi ci aveva immediatamente ripensato. In particolare al donna aveva segnalato una serie di irregolarità commesse da un medico e questo, per tutta risposta, l’aveva fatta sospendere.

Secondo la direzione sanitaria, però, dopo l’accaduto il trasferimento era funzionale al buon andamento del reparto.

La lavoratrice lo ha impugnato di fronte al Tribunale di Lecce che le ha dato torto. La decisione è stata confermata dalla Corte d’Appello pugliese e ora è stata resa definitiva dalla Cassazione.

Aggiungendo poco a quello stabilito dai giudici di merito, il Collegio di legittimità ha motivato che “l’adozione di una sanzione disciplinare per comportamenti serbati nel reparto può essere una fonte di conflitto idoneo a turbare la funzionalità”. Quindi, “l’assegnazione ad altro reparto, lungi dal configurare mobbing, era da considerare giustificata e persino doverosa sotto il profilo del buon andamento del servizio pubblico”.

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