spot_img

MANDATO DI ARRESTO EUROPEO: termini di custodia del paese straniero

Fonte: cassazione.net==================Alla custodia cautelare nelle carceri italiane dello straniero nei confronti del quale e\’ scattato il MAE si applicano i termini previsti dalle norme processuali del paese che ne richiede la consegna. Lo ha deciso la Corte di Cassazione nella sentenza n. 16544 del 28 aprile 2010, respingendo il ricorso di un cittadino rumeno accusato in Romania di stupro e violazione di domicilio, nei cui confronti la Pretura di Bucarest aveva emesso un mandato d’arresto europeo. La Corte di Appello di Milano aveva quindi disposto la consegna dell’uomo alle autorità giudiziarie del suo paese. Il rumeno impugnava però il provvedimento, sostenendo che, secondo la normativa italiana, era scaduto il termine del provvedimento cautelare, essendo trascorsi più di trenta giorni tra il suo arresto e l’ordinanza di consegna alle autorità rumene. La sua difesa sosteneva infatti che, in applicazione del principio della computabilità della custodia cautelare sofferta all’estero, egli dovesse essere scarcerato. La Suprema Corte ha invece affermato che “non può affermarsi che computabilità debba intercorrere tra la custodia cautelare subita a fini estradizionali e quella cui il soggetto può essere sottoposto in base all\’ordinamento del Paese richiedente”. Non solo. La sesta sezione penale ha inoltre aggiunto che un meccanismo computativo del genere potrebbe applicarsi solo se fosse previsto dalla normativa del paese che ha emesso il MAE.

https://www.giovannifalcone.it/upload/uno.pdf

CATEGORIE

ULTIMI ARTICOLI

Ti potrebbero interessare anche: