spot_img

POLITICA & PAR CONDICIO: Obbligo permanente

In tv sempre “par condicio” fra i politici e non solo durante la campagna elettorale. L’antico “brocardo” latino è stato usato dal Consiglio di stato che, con la decisione n. 1709 del 21 marzo 2011, ha convalidato una salata sanzione amministrativa (150 mila euro) inflitta a RTI tacciata di non aver rispettato, fra l’altro, il cosiddetto “tempo di parola” degli ospiti politici, compromettendo l’equilibrio della trasmissione.
Ma non solo. Nelle interessanti motivazioni si legge inoltre che la Rai, diversamente dalle reti private, non può essere oggetto di sanzione da parte dell’ Agcom, in quanto per la tv di Stato fu istituita dal Parlamento un’apposita commissione di vigilanza.
Dunque, in giudici di Palazzo Spada hanno confermato la decisione del tar del Lazio e quindi la valutazione del Garante, “in ordine al carattere complessivamente non equilibrato della trasmissione che ha occasionato la sanzione (tale squilibrio è stato motivatamente desunto non semplicemente dalla presenza di apprezzamenti per il personaggio politico ospitato, ma dalla valutazione complessiva di una pluralità di elementi che hanno caratterizzato lo svolgimento della trasmissione, ritenuta, all’esito di tale valutazione, totalmente chiusa a voci di tenore opposto, indubbiamente presenti nella società, e quindi non coerente con l’obiettivo di una informazione inspirata al pluralismo e alla par condicio”.
https://www.giovannifalcone.it/upload/uno.doc

CATEGORIE

ULTIMI ARTICOLI

Ti potrebbero interessare anche: