Dopo i tanti suicidi che la cronaca ci
racconta, qualche tempo addietro, già in piena crisi economica, un imprenditore
pugliese, alla disperazione ebbe a scrivere una lettera aperta alla Gazzetta
del Mezzogiorno che riporto integralmente:
“””Diversi mesi fa – scrive l\’imprenditore edile – ho
ricevuto 11 raccomandate tutte in una volta. Un rollino di posta che non finiva
mai, tenete conto che un rollino di una raccomandata misura 30-35 centimetri,
ho ricevuto un rollino di tre metri e mezzo. Equitalia, Agenzia delle Entrate,
Inps, tasse, cartelle, sanzioni, ingiunzioni. Negli ultimi 5,6,7 anni non
riesco più a pagare tutto, non ce la faccio, non è possibile, e così si sono
accumulate spese su spese, interessi su interessi, aggio su aggio, more su
more, sanzioni su sanzioni”.
“Ci sono errori – si chiede – da parte di Equitalia?
Chi lo sa. Come si fa a saperlo? Bisognerebbe andare da un tributarista, ma da
chi? E poi questo mica ti fa il servizio gratis. Nel frattempo chissà, da
10mila euro diventano 100mila e poi 200mila. Sto provando alcune strade ma il debito
è altissimo e non ce la farò”. Alla fine, conclude l\’uomo – che racconta anche
dell\’acquisto della casa, del mutuo per pagarla, del terrore di vedersela
pignorata – “penso solo a suicidarmi”.
“Prima di farlo – dice – lascerò una lettera per
spiegare come è stato possibile ridurmi così, indicherò enti e persone, tanto
una volta morto non credo che mi possano querelare, ma si deve sapere che la
mia è stata una istigazione al suicidio”””.
Personalmente per la mia piccola esperienza
credo che la situazione è irrimediabile, perché è tutto un disastro.
Voglio raccontare anche io una esperienza
vissuta nel recente periodo. Mi arriva una Cartella esattoriale di pagamento
per euro 4.500,00 per la quale ho chiesto e ottenuto una rateizzazione in 6
mensilità. Comincio a pagare per circa 700 euro quando, a causa di un ritardo
di circa 10 giorni mi trovo una penalità del 30%
sul 50% di residuo debito (usura legalizzata).
Ho ripreso i pagamenti mensili e ne avrò fino a settembre p.v..
La settimana scorsa, la commercialista mi
riferisce l\’esistenza di un credito a mio vantaggio di euro 2.500 e pertanto mi
reco, dietro appuntamento,
presso l\’Agenzia
delle Entrate di Manfredonia, dove l\’impiegato addetto a ricevere il pubblico, dopo
aver verificato lo stato della mia
istanza,
mi risponde testuale: “Adesso stiamo
pagando i crediti del 2011. Questo suo credito non potrà esserle corrisposto
prima della fine del 2014.””
questa è l\’Italia!
Mattinata, 14 maggio 2013
