Chiedo conferma del fatto che, per i
voucher di lavoro occasionale accessorio acquistati alle Poste, non occorre
indicare (sui voucher stessi) né comunicare all’Inps data e orario della
prestazione in questione. Posto che sono già numerati progressivamente, ritengo
che l’unico adempimento obbligatorio sia quello di comunicare – per esempio
telefonicamente al n.803164 – dati del committente, dati del lavoratore, luogo
di lavoro e data di inizio e fine dell’attività lavorativa.
Chiedo inoltre conferma che un
singolo committente, persona fisica, non imprenditore, può retribuire più
lavoratori per un importo lordo complessivo anche superiore a 6.666 euro,
purché ogni singolo lavoratore non superi tale limite per la totalità dei
committenti; per esempio, un committente può retribuire in un anno due
lavoratori – che non hanno altri committenti – per un importo complessivo lordo
per singolo lavoratore pari a 5.000 euro, arrivando quindi a spendere in totale
10.000euro.
Luigi Altana –
SASSARI
R I S P O S T A
La
comunicazione per attivare i buoni lavoro dev’essere inoltrata all’Inps, anche
a mezzo telefono, prima di impiegare il lavoratore, come indicato dal lettore.
I limiti di reddito netto per l’anno in corso sono pari a 5.050 euro in capo al
percettore, e a 2.020 euro, il massimo erogabile a ogni singolo prestatore se
chi eroga il buono è un imprenditore o un titolare di una partita Iva (attività
commerciali o professionali in senso ampio). Se vengono rispettati i limiti
“individuali”, nulla impedisce che un soggetto remuneri con i voucher più
lavoratori, senza alcun limite di “spesa” totale.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL 3 NOVEMBRE 2014