venerdì, Maggio 3, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: L’Abf risponde alla vittima della clonazione sulla carta PostePay

Sono
innumerevoli le segnalazioni che pervengono alla vostra redazione in merito
alla clonazione della carta PostePay. Mi pare di capire che Poste Italiane
tende a rimborsare i clienti che scrivono a “Plus24” o che fanno ricorso
all’Arbitro bancario Finanziario (Abf). A me è accaduto la stessa cosa. Poste Italiane non ha mai risposto ai
miei reclami e solo dopo essermi rivolto all’Arbitro Bancario ho ottenuto il
risarcimento. Tuttavia sono deluso dal comportamento sia di Poste Italiane sia
dell’Abf. L’Arbitro ha accettato le controdeduzioni tardive dell’intermediario
(che sono state trasmesse dopo i 45 giorni previsti) e a me non ha concesso
nemmeno i 14 giorni per rispondere alle controdeduzioni (eppure dovrebbero
esserci 30 giorni di tempo).

La segreteria
tecnica dell’Abf mi ha inviato una mail il 16 gennaio 2014 e una raccomandata
la settimana seguente; io ho consegnato allo sportello di Milano della Banca
d’Italia le mie valutazioni in data 3 febbraio 2014.

Peccato che il
Consiglio avesse già deliberato in data 30 gennaio 2014 (ma nessuno mi ha
informato), scrivendo nella motivazione, tra le altre cose, che io non ho dato
riscontro. Non solo, l’esito del ricorso mi è pervenuto solo il 18 aprile,
eppure l’Abf deve comunicare entro 30 giorni la sua motivazione.

Possibile che
nessuno rispetti i tempi e nessuno debba essere sanzionato? E’ facile per gli
intermediari non pagare subito, tanto non incorrono in alcuna multa. E anche
chi dovrebbe vigilare non rispetta e non fa rispettare le tempistiche.

Alberto Luraschi (via e – mail)

RISPONDEL’ARBITRO BANCARIO FINANZIARIO

In merito alle
osservazioni mosse dal cliente di Poste sul comportamento dall’Abf, Banca
d’Italia segnala che vi possono essere a volte ritardi nei tempi, rispetto a
quelli, non perentori, previsti per la definizione dei ricorsi, a causa della
mole di reclami che vengono trattati.

Comunque, la
comunicazione con cui il signor Luraschi rispondeva alle controdeduzioni
dell’intermediario è stata presa in considerazione in tempo utile. Si segnala
che, in ogni caso, è prassi della Banca d’Italia chiedere chiarimenti
all’intermediario sulle questioni oggetto di contestazione. E’ infatti compito
della Banca d’Italia assicurare sia il buon funzionamento del sistema Abf che
la trasparenza e la correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti.

DAL”PLUS24” DEL “IL SOLE 24 ORE” DEL 06 DICEMBRE 2014

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