giovedì, Maggio 2, 2024
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LA POLITICA IN VETRINA: “Il rischio è inversamente proporzionale alla conoscenza” (Irving Fischer)

 




Voglio introdurre il tema di oggi
mutuando la famosa frase del filosofo tedesco laddove ebbe a dire che “Il
rischio è inversamente proporzionale alla conoscenza”.

A cosa mi riferisco?

Il tema è vecchio, annoso e tanto
inchiostro è stato consumato: la bruciatura degli scarti di potatura nel nostro
territorio di Mattinata.

Iniziative lodevoli, per carità,
soprattutto se la finalità era quella di salvaguardare la salute della
comunità.

Tuttavia, quando si parte con campagne
di questa portata, bisogna innanzitutto avere chiara la conoscenza qualificata e direi scientifica del problema
che, nello specifico, sembra che sia del tutto mancata.

Hanno sbagliato i medici – nessuno
escluso – per un eccesso di allarmismo che oggi si scopre assolutamente
ingiustificato.

Hanno sbagliato altresì i componenti
dell’Associazione “Salute & Benessere” che hanno cavalcato una protesta,
quella dei “fumi nella piana”, non solo ingiustificata ma direi basata sul
nulla.

Tutto è bene quello che finisce bene:
oggi apprendo che il Governo nazionale ha legiferato liberalizzando
completamente la possibilità di ardere questi scarti di potatura sui terreni
agricoli, sia pure con modalità e termini programmati e programmabili.

La Coldiretti nazionale grida vittoria
con questo comunicato:

“”Pubblicata in Gazzetta ufficiale, è finalmente in vigore
la norma, fortemente sollecitata da Coldiretti, sulla combustione controllata
in loco del materiale agricolo e forestale derivante da sfalci di potature o
ripuliture. La novità è contenuta nel pacchetto di misure del ministero
dell\’agricoltura, cosiddetto \’#campolibero\’, a favore del settore primario
(articolo 14, comma 8, lettera b, del decreto legge 24 giugno 2014, n.91).


La norma precisa che non si applicano le sanzioni connesse alla gestione dei
rifiuti quando si brucia in loco materiale agricolo e forestale derivante da
sfalci, potature o ripuliture. In particolare per tale materiale è consentita
la combustione in piccoli cumuli ed in quantità giornaliere non superiore a tre
metri steri (\’cubi\’) per ettaro nelle aree, periodi ed orari individuati con
apposita ordinanza del Sindaco competente per territorio. Rimane il divieto
alla combustione nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi,
dichiarati dalle Regioni, tenendo conto anche delle distanze minime dalle aree
boscate previste dalla legge.
“Fino a oggi vigevano
norme che vietavano una pratica utile anche agronomicamente: la combustione
elimina anche funghi ed insetti nocivi alle piante -commenta Mario Carlesi,
presidente provinciale di Coldiretti -. Le aziende agricole rischiavano pesanti
multe, rendendo ancora più difficile il mantenimento di coltivazioni come i
nostri splendidi uliveti e vigneti, dal Montalbano alla Valdinievole”.


“Salutiamo con molta soddisfazione la nuova disposizione -aggiunge il
presidente di Coldiretti Pistoia- che riconosce la sostanziale differenza tra
le attività di gestione dei rifiuti e le consuetudinarie pratiche agricole di
gestione sul luogo di produzione di piccoli quantitativi di scarti vegetali.
Ora, come prevedono le nuove disposizioni appare indispensabile ed urgente che
i Comuni elaborino le ordinanze per disciplinare a livello locale le corrette
modalità di gestione di tali attività”.

Per concludere, cari medici, cara
associazione, per il futuro, prima di protestare – sia pure per finalità
lusinghiere e apparentemente condivisibili – documentiamoci.

La conoscenza, riduce i rischi!

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