sabato, Maggio 4, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: Il cliente IWBank lamenta il cambio euro/dollaro sui fondi comuni

Ricorro ancora
la vostro giornale così come fatto in passato, in quanto ogni volta che nelle
transazioni finanziarie su fondi di investimento c’è di mezzo la valuta dollaro
le cose non sono chiare e gli intermediari continuano a comportarsi nello
stesso modo.

Già in passato
mi sono rivolto a voi per un caso analogo e, con pubblicazione sul “Plus24” del
13 aprile 2013, grazie al vostro intervento, la banca ha riconosciuto l’errore
e ha rimborsato la somma richiesta.

Ora si è
riproposto un problema analogo a quello risolto nel 2013.

Ho sollecitato
in più riprese IwBank che ritengo, così come la volta precedente, si sia
comportata in modo estremamente insufficiente e debole, soprattutto in prima
battuta.

L’istituto di
credito a mio avviso non ha usato il piglio giusto con gli altri operatori
coinvolti nel problema e così, come nell’aprile del 2013, dopo il mio reclamo,
la banca sta trattando la vicenda sottovalutandola come nel precedente episodio
prima che io mi rivolgessi a “Plus24”.

Quello che
gradirei capire da voi è anche quali siano le regole per il
rimborso/sottoscrizione dei fondi quando è presente la valuta dollaro.

Ma veniamo alla
vicenda. Come ho avuto modo di scrivere alla banca il 15 ottobre 2014, e come
si evince dalla contabile allegata a questa lettera, ho acquistato 32.377 quote
del fondo IEooB3Fo5Z53 denominato Loomis Sayles Multisect Inc Fd R/DM USD al
prezzo di 15.61 dollari a quota ed è stato applicato un cambio di 1,2636 euro,
pari a 12,5357 euro a quota. Impostando la stessa operazione come faccio di
solito con Morningstar con gli stessi indicatori, il prezzo della quota
risultava essere 12,234 con una differenza di 3.854 euro a mio sfavore.

Lo stesso giorno
ho venduto il fondo LUoo4o5o7o39 Vontobel Emerging Markets Eq B, sempre
espresso in dollari, e questa volta il tasso di cambio applicato è stato
1,28050 con una differenza nello stesso giorno del 1,337%. E’ palese che
qualcosa non torna.

L’intermediario
in questione che si è occupato di determinare i valori è State Street Bank, già
stata oggetto di segnalazione con pubblicazione su “Plus 24” di un errore a mio sfavore
con le stesse connotazioni. E con tanto di scuse hanno provveduto a suo tempo
al rimborso.

Non mi sembra
tutto chiaro e trasparente. Ho chiesto alla banca di intervenire affinché io
non dovessi nuovamente chiamare in causa tutti come la volta precedente: “La
volta scorsa ho preso iniziativa io: ora credo sia il caso – come ho spiegato
alla banca con una lettera – che IwBank debba prendere le difese del cliente e
fare in modo che venga effettuato il rimborso per la differenza”.

Speravo che
questa volta la banca scendesse in campo per salvaguardare il suo cliente a
differenza di quanto accaduto nell’episodio precedente.

Ma, purtroppo,
dopo la mia lettera IwBank ha risposto che “come da accordi telefonici,
provvedeva a inoltrarmi la risposta ricevuta da State Street in merito alla
richiesta di chiarimento sul cambio euro/dollaro delle operazioni 487438 e 487177”.

IwBank mi
spiegava dunque che, dalle verifiche che hanno effettuato, confermava la
correttezza dei cambi applicati che si riferiscono per il primo ordine al
cambio della giornata del 15 ottobre e per il secondo ordine al cambio del 17
ottobre e che essi sono in linea con i cambi delle rispettive giornate di
negoziazione.

In particolare,
essendo il secondo ordine, un ordine di vendita, il cambio è stato fatto
successivamente alla data di Nav in quanto la trasformazione tra dollari ed
euro è avvenuta dopo che erano state liquidate le quote.

Orlando Micolongo (via e-mail)

RISPONDE IWBANK

Come già
riscontrato direttamente dal signor Orlando Micolongo, in merito alla vicenda
rappresentata, IwBank precisa che la banca nell’ambito dell’offerta in Italia
di Oicr esteri, svolge il ruolo di “collocatore” e in quanto tale si avvale di
controparti designate direttamente dalla Sicav, nella fattispecie il “Sip”
(soggetto incaricato dei pagamenti).

In caso di
comparti denominati in valuta diversa dall’euro – come nel caso in oggetto -,
il Sip ha fra i suoi compiti quello di determinare e applicare il tasso di
cambio.

In relazione
alla segnalazione del cliente, IwBank ha prontamente intrapreso tutte le
iniziative necessarie a far verificare eventuali anomalie nella gestione degli
ordini impartiti e richiesti al Sip, in particolare, chiarimenti sul cambio da
quest’ultimo applicato.

In merito, il
Sip ha espressamente confermato il valore attribuito al cambio in occasione
delle operazioni evidenziate, rappresentando, in particolare, che lo stesso è
stato applicato coerentemente con le modalità praticate in relazione alla
tipologia di operazioni in questione nonché in linea con l’andamento del
mercato dei cambi nelle giornate di riferimento.

Alla luce di
quanto sopra espresso, si conferma la correttezza dell’operato di IwBnak che
rimane comunque a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.

DAL”PLUS24” DEL “IL SOLE 24 ORE” DEL 3 GENNAIO 2015

RISPONDE STATE
STREET

Alla luce della
risposta di IwBank, State Street dichiara di non avere nulla da aggiungere a
quanto già esplicato da IwBank.

DAL”PLUS24” DEL “IL SOLE 24 ORE” DEL 3 GENNAIO 2015

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