Un laureato in
medicina e chirurgia, conseguendo l’abilitazione alla professione a febbraio
2016, può partecipare con riserva ad incarichi con scadenza gennaio 2016?
G. F. – PAVIA
R I S P O S T A
La mia opinione è che il lettore non
possa essere ammesso ad un avviso per un incarico, di qualunque natura esso
sia, senza avere conseguito l’abilitazione alla professione e che tale
ammissione non sia consentita neppure con riserva. Il requisito
dell’abilitazione professionale, che si traduce nell’iscrizione al relativo
albo professionale, è, infatti, condizione necessaria, ma non sufficiente, per
accedere ad un impiego come medico. E’ condizione necessaria in quanto prevista
dal Dpr del 10 dicembre 1997, n.483 avente ad oggetto “Regolamento recante la
disciplina concorsuale per il personale dirigenziale del Servizio sanitario
nazionale” all’articolo 1, comma 2, lettera d, in attuazione di quanto disposto
dall’articolo 18, comma 1, Dlgs 30 dicembre 1992, n.502.
E’, di regola,
non sufficiente poiché, per avere un incarico presso un ente del Servizio
Sanitario Nazionale è necessario essere in possesso del diploma di
specializzazione. Resta inteso che il bando di concorso o di avviso per
pubblici impieghi, per la sua natura di “lex specialis”, rappresenta poi la
fonte specifica a cui fare riferimento. Pur rimanendo fermo il principio che il
bando, per non risultare illegittimo e suscettibile di impugnazione, deve
essere conforme a quanto stabilito dalla legge
e dall’eventuale fonte regolamentare, non si può escludere che alcune
Amministrazioni, in ragione di proprie “estensive” interpretazioni, abbiano
contemplato l’ipotesi avanzata dal lettore.
DAL”IL SOLE 24 ORE” DEL 23MARZO 2015