sabato, Maggio 4, 2024
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ENTI LOCALI: L’importo modesto consente lo scontrino

Sono consigliere di
amministrazione di una Asp (azienda pubblica di servizi alla persona). Sta per
entrare in vigore l’obbligo della fatturazione elettronica da parte dei
fornitori di beni e servizi dell’ente. Taluni piccoli fornitori o prestatori di
servizi locali (ad esempio, parrucchiere) non sono in grado di emettere la
fattura elettronica e intendono rilasciare scontrino o ricevuta fiscale per la
prestazione rilasciata. Può l’ente accettare e registrare questo tipo di
documenti per servizi o modesti acquisti di beni pagando per cassa o sarà
costretto a cambiare fornitore?

C. M. – SIENA

R I S P O S T A

La
legge 24 dicembre 2007, n.244, all’articolo1, commi da 209 a 214, come modificata
dalla lettera a) del comma 13-duodecies dell’articolo 10, Dl 6 dicembre 2011,
n,201, nel testo integrato dalla legge di conversione 22 dicembre 2011, n.214,
introduce nell’ordinamento italiano l’obbligo di fatturazione elettronica nei
confronti della pubblica amministrazione.

L’obbligo riguarda solo
la fatturazione delle prestazioni; ad esempio, se un Ente effettua un acquisto
non documentato da fattura (ai sensi dell’articolo 22 del decreto Iva), ma
semplicemente dallo scontrino fiscale, la fatturazione elettronica non sarà
applicata.

La circolare dell’agenzia
delle Entrate n.1/E del 9 febbraio 2015, che ha fornito i primi chiarimenti
sull’applicazione del nuovo meccanismo della scissione dei pagamenti Iva, ha
precisato che sono escluse dal meccanismo della scissione contabile e, quindi,
anche dalla fatturazione elettronica, le operazioni, come ad esempio le piccole
spese sostenute da un ente pubblico, certificate dal fornitore con semplice
rilascio della ricevuta fiscale o dello scontrino. Lo stesso vale anche per gli
scontrini non fiscali, nel caso in cui si riferiscano a soggetti che si
avvalgono della trasmissione telematica dei corrispettivi o di altre modalità
di certificazione specificatamente previste.

Tali operazioni sono,
pertanto, consentite a condizione che siano di modesto importo. A tal fine è
opportuno che l’Ente adotti un regolamento economale che disciplini le modalità
di tali acquisti.

DAL “IL SOLE 24
ORE” DELL’11 MAGGIO2015

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