Abito in un condominio con piano
interrato per box e cantine. Sono presenti bocche di lupo, sia al servizio di
parti private sia al servizio di parti comuni. Nel caso di specie, è presenta
una bocca di lupo all’ingresso delle cantine, quindi parte comune, la cui parte
sovrastante è collocata all’inizio della
scala condominiale, quindi anch’essa parte comune, sempre colma di acqua sporca
e maleodorante. Qualche mese fa finalmente è stata fatta pulire, ma ora la
situazione è come prima.
Segnalo, inoltre, che essendo sempre
piena d’acqua, causa umidità e allagamenti delle cantine. Poiché
l’amministratore dimostra inerzia, seppur più volte sollecitato, evidentemente
non bastando una semplice pulizia, alla luce anche di problemi igienici
correlati, come posso fare per imporre la soluzione definitiva della questione,
stante che l’assemblea non delibera in tal senso, vuoi per le convocazioni
molto rare e vuoi per disinteresse?
L. C. – COMO
R I S P O S T A
Dal tenore del
quesito sembra che la bocca di lupo posta al servizio di porzioni comuni, e
quindi da considerarsi bene condominiale, è causa di infiltrazioni con relativi
danni, nonché di propagazione di cattivi odori dovuti alla stagnazione
dell’acqua piovana. Se l’intervento di pulizia non è sufficiente, sarà
necessario che l’assemblea deliberi una sostituzione dell’apertura, a tal fine
si potrà chiedere all’amministratore di convocare un’assemblea con questo
ordine del giorno.
In caso di opposizione
dell’amministratore, due condomini che rappresentino almeno un sesto del valore
dell’edificio potranno inoltrare formale richiesta all’amministratore; decorsi
inutilmente dieci giorni dalla richiesta, i condomini potranno provvedere
direttamente, ex articolo 66 delle disposizioni attuative del Codice civile. In
ogni caso, è sempre possibile che il condominio ricorra al giudice in quanto le
infiltrazioni e il ristagno d’acqua provocano danni alle parti comuni.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL25 MAGGIO 2015
