lunedì, Aprile 29, 2024
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LA POLITICA IN VETRINA: Arredo urbano & Pedonalità di Corso Matino

L’altro giorno, come si evince dalla lettera riportata in appendice, ho depositato la “petizione popolare” riguardante l’oggetto che mi ha visto, insieme a qualcun altro, impegnato tutta l’estate da poco passata per raccogliere le adesioni necessarie per una modifica al piano urbanistico di Mattinata.

Il risultato, ad onor del vero, non è stato particolarmente brillante.

Ho totalizzato numero 539 adesioni da parte dei cittadini di Mattinata e numero 222 da parte dei non residenti, per un complessivo ammontare di 761 firme.

I motivi della scarsa partecipazione dei mattinatesi ancora oggi non sono riuscito a comprenderli.

Ancora oggi, tuttavia, voglio ripercorrere le ragioni per le quali ho tanto insistito per questo cambiamento che, sono certo, seppure non raggiungibile in tempi brevi, dovrà rappresentare la stella polare di qualunque amministrazione, per le ragioni che seguono:

• I nostri amministratori, da svariati anni, senza alcuna distinzione politica, non hanno eseguito neanche quegli accorgimenti minimali che la nostra comunità chiede. Non voglio parlare di cattiva amministrazione, ma semplicemente di amministrazione passiva, apatica, approssimativa e superficiale nell’affrontare i problemi contingenti e che ahimè questo territorio conosce bene;

• Per fare un piccolo esempio, su Corso Matino di Mattinata, abbiamo dei ruderi che nessuno vede, dovendo pensare che i nostri amministratori sono “miopi” per scelta, non potendo immaginare che li vediamo solo noi;

• Continuando nell’esempio di prima, sul Corso di Mattinata giacciono, bene in vista, insegne pubblicitarie di attività economiche ormai dismesse da 15/20 anni (parlo del Bar Centrale, delle “Onoranze funebri”, della Boutique Milano, della “Salumeria Rignanese” e via discorrendo);

• Non oso commentare lo stato comatoso delle pareti di affaccio sul Corso di Mattinata, dove il degrado, lo sporco la fanno da padrona. Basterebbe una semplice “mano di bianco” – come direbbero i nostri genitori e che il Sindaco di Ostuni (denominata Città Bianca e famosa su scala planetaria per la sua caratterizzazione), ogni anno, provvede con Ordinanza nella propria città;

• Piano commerciale zero e porta zero: in 700 mt di Corso abbiamo il piacere di ospitare tre macellerie;

• D’estate, ambulanti a raffica, dove vendono di tutto anche provocando danni economici – non solo alla qualità dei prodotti in vendita – ma anche all’economia dei negozi stanziali esistenti sullo stesso Corso. Basterebbe una semplice Ordinanza che inibisca, con eccezione dell’artigianato, il commercio in forma ambulante sul Corso medesimo;

• I pochi negozi esistenti, quando chiudono la sera, a differenza di altre località turistiche nazionali, abbassano le saracinesche come dei comuni garage. Bello sarebbe vedere delle vetrine illuminate (da realizzarsi con aiuti pubblici) fino alle due di notte (inverno ed estate), beneficiando di sconti fiscali per l’onere sostenuto;

• Rimozione totale dei fili elettrici oggi appesi alla rinfusa sulle pareti delle case di affaccio sul Corso, interrandoli, come ormai in uso dappertutto;

• Pedonalità permanente di C.so Matino, favorendo ed incentivando l’avvio di attività economiche di pregio (Bar, ristoranti, abbigliamento etc.).
Oggi, grazie alla miopia e scarsa lungimiranza dei nostri amministratori la situazione è questa, statica, immobile e immodificabile.

Il nostro, per oggi e per quanti ci hanno creduto mettendoci la faccia – con la firma depositata nella petizione – questo è un sogno che sono certo, sulla distanza diventerà un progetto di vita del quale, come è già successo in tante altre parti, coinvolgerà positivamente tutti, anche quelli che oggi lo hanno ostacolato.

Per concludere, esprimo un grande ringraziamento per quanti hanno creduto in questo sogno, a prescindere.

Grazie

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