Un
professionista ha acquistato un immobile strumentale (A/10) utilizzato
esclusivamente per l’esercizio della professione, stipulando un mutuo. Oltre
alla deduzione dal reddito di lavoro autonomo degli interessi passivi sul
mutuo, può dedurre anche la parcella del notaio riferita alla stipula del mutuo
stesso? Il notaio ha emesso due distinte fatture per la compravendita e per il
mutuo. Per quanto concerne la dichiarazione dei redditi, dovrà essere compilato
il quadro dei fabbricati del modello Unico indicando la rendita catastale?
M. B. – UDINE
R I S P O S
T A
Gli
immobili utilizzati esclusivamente per l’esercizio dell’attività professionale
sono strumentali. In tal senso dispone l’articolo 43 del Tuir, la cui rubrica è
“Immobili non produttivi del reddito fondiario”. Il comma 1 prevede che i
predetti immobili non producono alcun reddito fondiario. Conseguentemente,
ancorché indicati nel quadro RB del modello Unico, la rendita catastale non
concorre alla formazione del reddito complessivo del contribuente (quadro RN
del modello Unico).
Gli
interessi passivi su un mutuo sono interamente deducibili ai fini Irpef quando
il mutuo sia stato stipulato per l’acquisto di beni e servizi inerenti
l’attività professionale, compresi l’acquisto o la costruzione di immobili
strumentali. L’articolo 54 del Tuir non contiene infatti alcun esplicito
riferimento alla deducibilità degli interessi passivi su un mutuo, ma le
istruzioni per la predisposizione del quadro RE del modello Unico fanno
esplicito riferimento anche agli interessi sostenuti per l’acquisto
dell’immobile strumentale. Conseguentemente, anche il compenso notarile deve
considerarsi inerente e quindi deducibile ai fini della determinazione del
reddito professionale netto.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL 21
DICEMBRE 2015