Il
calcolo del riscatto della mia laurea è dato dalla somma di una sezione A
(calcolo in modalità riserva matematica – periodo ante 1996) e una sezione B
(calcolo a percentuale per riscatti dal 1996). La rateizzazione è di 120 rate e
sono arrivato a pagare una contribuzione pari alla cifra necessaria per coprire
interamente la sezione A. Se sospendo ora la contribuzione, mi viene
riconosciuto il periodo (e il conseguente metodo retributivo) della intera
sezione A, essendo cronologicamente precedente, oppure sarebbe suddiviso in
parti proporzionali tra le sezioni A e B? Se poi, dopo alcuni mesi, dovessi
richiedere il ricalcolo per completare il riscatto, il nuovo ammontare
(riparametrato sul reddito attuale) sarebbe suddiviso nuovamente in 120 rate?
Inoltre, la parte contributiva (sezione B) gode della rivalutazione annuale
cumulata (cioè il riscatto pagato nel 2016 per il periodo del 1996 si
avvantaggerà della rivalutazione dal 1996 al 2016, oltre che delle future
rivalutazioni annue)?
S. B.– GENOVA
R I S P O S T A
Iperiodi di riscatto non vengono di norma contabilizzati dall’Inps se non con il
versamento di tutte le rate del paino, pertanto gli importi versati, comunque
acquisiti in capo al beneficiario, non verrebbero automaticamente accreditati
in alcuna sezione, salvo accordi da stabilire con l’istituto. Potrebbe anche,
il lettore, chiedere un ulteriore piano di riscatto, concordato con l’Istituto
la destinazione degli importi valutandone l’opportunità. Il nuovo piano
potrebbe prevedere il versamento di 120 rate (fatti salvi i versamenti già
effettuati), di cui la parte che il lettore vorrà destinare ai periodi di
vigenza del sistema contributivo godrà della rivalutazione annuale cumulata. In
ogni caso, questo criterio di calcolo non è applicabile ai contributi afferenti
la gestione separata ex legge 335/1995, in quanto gli stessi vengono
accreditati al momento del loro versamento, indipendentemente dal periodo cui
si riferiscono.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL 21
DICEMBRE 2015
