lunedì, Aprile 29, 2024
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CONDOMINIO: Il caminetto a legna richiede una canna fumaria

Sono
proprietario, in un condominio, di una cantina nel seminterrato, dotata sin
dalla costruzione di un caminetto, che uso solo raramente per cucinare carne
alla brace con la legna. Il condominio è dotato di riscaldamento a metano, ma
non il seminterrato, e neppure la cantina. Si chiede se, in base alla nuova normativa
che vieta l’uso di stufe e camini a legna dove esiste il riscaldamento a
metano, gli altri condomini possono, e in qual modo, vietarmi di utilizzare
talvolta il camino per cuocere la carne.

R. P.– VICENZA

R I S P O S T A

Preliminarmente,
è bene precisare che tra le varie misure atte a prevenire l’inquinamento
atmosferico, è stato limitato, o addirittura vietato, l’utilizzo della
cosiddetta biomassa legnosa, in quanto se bruciasse senza adeguati sistemi di
controllo delle emissioni di polvere, provocherebbe un peggioramento delle
emissioni nell’aria. Infatti, per comprendere se il proprio apparecchio (stufa,
caminetto, eccetera) è a norma, occorre farsi fare una certificazione da un
tecnico abilitato che ne possa valutare il rendimento energetico.

Inoltre,
ricordo che i fumi prodotti dal caminetto/barbecue dovranno scaricare tramite
canna fumaria. Se non esistente, il lettore dovrà farne installare una ad hoc.
Al riguardo, la giurisprudenza della Corte di cassazione ha precisato che “ove non vi sia alterazione della
destinazione della cosa comune e impedimento di pari uso agli altri condomini,
è legittima una canna fumaria posta in aderenza al muro perimetrale” nel
rispetto, ovviamente, del decoro architettonico e della salubrità. Soprattutto,
sotto quest’ultimo aspetto, poiché la canna fumaria comporta emissione di fumi
e/o vapori, occorrerà prestare attenzione alla loro nocività e porre in essere
le cautele necessarie per evitare conseguenze negative.

Al
riguardo, si precisa che i fumi provenienti dal caminetto/barbecue vengono
definito come cause possibili disturbi alle abitazioni vicine e alla relativa
qualità della vita. La legge non vieta la possibilità di realizzare un
caminetto/barbecue, ma ne limita l’estensione dei fumi. Proprio per questo motivo
è indispensabile che il caminetto/barbecue venga realizzato con quei componenti
necessari che garantiscano la sicurezza e lo smaltimento dei fumi in maniera
responsabile. Infatti, il rispetto delle norme di sicurezza, in questo caso,
coincide e privilegia l’interesse della qualità della vita delle abitazioni
limitrofe, evitando di provocare danni e disagi ai vicini.

Qualora,
infatti, l’utilizzo di un caminetto/barbecue avvenisse senza il rispetto della
normativa di riferimento, gli altri condomini potrebbero tutelare, ai sensi
dell’articolo 844 del Codice civile, i propri diritti contro la intollerabile
immissione dei fumi provenienti dal caminetto/barbecue. Infatti, il predetto
articolo prevede che “il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni
di fumo o di calore, le esalazioni, gli scuotimenti e simili propagazioni dal
fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche
riguardo alla condizione dei luoghi”.

DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL
18 GENNAIO 2016

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