In un
cortile condominiale sono presenti da alcuni mesi dei motorini, coperti da un
telone, di cui nessun condomino riconosce la proprietà. E’ possibile ottenere
dall’amministratore che provveda alla loro rimozione? Con quali strumenti potrà
farlo? Si precisa che stiamo parlando di un’area privata condominiale,
delimitata con una palina di accesso.
P. G. – TORINO
R I S P O S T A
Prima di tutto, occorre tentare
di identificare i proprietari dei motorini, anche rivolgendosi a un’agenzia.
Sul presupposto dell’illiceità del deposito dei motorini nel cortile,
l’amministratore può subito diffidare i proprietari alla rimozione.
In caso
di inerzia dei proprietari, è opportuno che sia l’assemblea a decidere che cosa
fare. Potrebbe deliberare di provvedere alla rimozione e al ricovero altrove
dei mezzi. In questo caso, è preferibile informare espressamente e
preventivamente i proprietari dei ciclomotori che si è deciso di passare alle
vie di fatto, specificando che, nel caso in cui non dovessero provvedere
spontaneamente allo spostamento dei mezzi, si agirà nei loro confronti per il
recupero delle spese necessarie ai fini della rimozione e della custodia.
La
giurisprudenza di legittimità, nel suo unico precedente in materia, ha ritenuto
lecita la rimozione di veicoli o ciclomotori parcheggiati su aree condominiali
in violazione di norme del regolamento. La Corte di cassazione ha escluso la
configurabilità del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni in
virtù del controverso principio dell’autotutela possessoria (Cassazione,
sezione III, 9 gennaio 2007, n.196).
DAL”IL SOLE 24 ORE” DEL 7MARZO 2016