lunedì, Aprile 29, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: Ubi e il cliente che contesta le tasse pagate sul bond Imi

Vi avevamo già scritto
nel dicembre 2012 per segnalarvi un errato calcolo di disaggio di emissione da
parte di Ubi Banca su una vendita di una obbligazione Imi 4/11/2018 (codice
Isin IT0001271003), per sbloccare una situazione impantanata dal settembre 2012. in effetti, come per
incanto, nel momento in cui avete pubblicato la nostra lettera, la banca si era
immediatamente attivata rifacendo i calcoli e rimborsandoci la differenza.

Ora siamo nella stessa
situazione. Ho venduto in data 10 giugno 2016 (con valuta 14 giugno), un altro
lotto della stessa obbligazione Imi 4/11/2018 (codice Isin IT0001271003) e Ubi
Banca ci accredita un controvalore inferiore per un calcolo del disaggio che
riteniamo errato. Il problema è sempre lo stesso: la banca conteggia il
disaggio dal giorno dell’emissione (4/11/1998) mentre noi abbiamo acquistato il
titolo sul mercato per valuta 9/20/2003. facendo presente la questione al
direttore, nostro referente, abbiamo ricevuto una mail dove ci viene scritto
senza chiarire (allegando tabelle non comprensibili) ed in maniera
approssimativa, di prezzi modificati ed adeguamenti fiscali.

Abbiamo chiesto un
incontro con un interlocutore specializzato per definire i dettagli, ma ci è
stato risposto che la filiale fa da tramite con la sede e gli uffici della sede
non parlano con i clienti. Come dire se vuoi è così altrimenti è così lo
stesso.

Famiglia Gussoni
Corti
(via
e-mail)

RISPONDE UBI

Ci
riferiamo alla comunicazione dei Signori Gussoni e Corti con la quale è stato
nuovamente eccepito il trattamento fiscale applicato all’operazione di vendita
di titoli obbligazionari Banca Imi 98/18 Step down (contraddistinti dal codice
Isin IT0001271003). Al fine di inquadrare compiutamente la vicenda è da
rilevare che la stressa problematica era stata proposta dai medesimi clienti
con lettera datata 18 dicembre 2012, riscontrata con nota della banca del 2
gennaio 2013.

E’
da richiamare in proposito che il titolo in questione prevede alla scadenza,
contestualmente al rimborso, il pagamento incondizionato di un premio pari al
55 per cento del valore nominale del titolo, il che porta il valore del
rimborso da 100 a
155, facendo emergere un disaggio di emissione.

Per
tale motivo, al momento della vendita/acquisto del titolo, il controvalore deve
essere diminuito dell’imposta calcolata sulla quota di disaggio maturata dalla
data di emissione a quella di vendita/acquisto, in modo che ogni portatore del
titolo paghi l’imposta sul disaggiomedesimo solo per il periodo in cui ha posseduto il titolo.

Come
rilevato dai clienti in occasione della succitata missiva del 2012, nella
registrazione dell’acquisto dell’obbligazione in esame non era stato
correttamente conteggiato tale disaggio, motivo per cui il nostro istituto,
nella circostanza, ha provveduto a rifondare agli stessi la somma di 437,30
euro, pari alla quota di tassazione non di spettanza, andando contestualmente a
modificare il prezzo fiscale di carico e, dunque, regolarizzando la posizione
che risulta da allora corretta per l’operatività effettuata.

In
occasione, pertanto, della vendita disposta in data 10/06/2016, nel conteggio
fiscale è stata computata regolarmente la quota di ritenuta fiscale sul
disaggio di emissione, per il solo periodo di possesso.

La
banca ha pertanto confermato di aver operato correttamente rinnovando la
disponibilità per un incontro finalizzato a fornire eventuali ulteriori
chiarimenti.

DAL “PLUS24”DEL “IL SOLE 24 ORE” DEL 3SETTEMBRE 2016

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