Nei
giorni scorsi ho fruito di un giorno di permesso, ex legge 104/1992, per
l’assistenza a un familiare invalido. Ho utilizzato la mia automobile (abito a
più di 150 chilometri
di distanza dal familiare) e l’autostrada,e purtroppo ho dimenticato di farmi
rilasciare l’attestato di transito in andata (ho invece chiesto ed esibito
all’ufficio personale l’attestato di transito di ritorno).
Ora
l’ufficio personale chiede l’attestato per l’andata. Mi sono rivolta alla
società autostradale, che mi ha negato il rilascio dell’attestato “per motivi
di privacy”. L’obiezione è corretta? Come posso fare per avere questo
attestato?
E. R.– MILANO
R I S P O S T A
L’obiezione
della società è, in base a quanto riportato, infondata. Infatti, il lettore
(che qui si presume essere anche proprietario dell’autoveicolo) ha
semplicemente richiesto il rilascio di un’attestazione riferentesi a propri
dati personali, intendendo come tali quelli relativi alla propria autovettura
transitata in un determinato lasso temporale su un tratto autostradale.
Pertanto,
è suo diritto ottenere quanto richiesto, esercitando i propri diritti ex
articolo 7 del Codice della privacy, intimando alla società autostradale di
fornire riscontro entro 15 giorni lavorativi. Qualora l’ente ponesse problemi
(che invero si ha difficoltà a ravvisare) a rilasciare l’attestato, essa dovrà
comunque acconsentire all’accesso ai dati personali del lettore, tra i quali
rientra anche la targa del veicolo a egli intestato.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL
19 SETTEMBRE 2016