lunedì, Aprile 29, 2024
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PENSIONE ANTICIPATA:Cumulo gratuito per tutti

FONTE: laleggepertutti.it



Cumulo dei
contributi senza oneri e col calcolo retributivo per tutti i lavoratori
iscritti a una gestione Inps, anche per chi matura la pensione anticipata.

==========================

Una via di mezzo tra ricongiunzione totalizzazione,
che consente di riunire i contributi previdenziali
gratuitamente ma senza applicare il penalizzante ricalcolo contributivo: è
questa la soluzione attualmente allo studio, per fronteggiare il sempre più
diffuso problema di chi non riesce a pensionarsi perché i contributi sono
accreditati ingestioni diverse.

Certamente, la soluzione
migliore, per questi soggetti, sarebbe la ricongiunzione gratuita,
in quanto consente di considerare tutti i contributi presenti nelle diverse
casse come se fossero stati versati “da sempre” nella gestione di destinazione,
cioè nel fondo in cui il lavoratore decide di far confluire i contributi. Con
il cumulo retributivo,
invece, ogni gestione liquida autonomamente la sua quota ed i contributi
vengono sommati per
raggiungere il diritto alla pensione, compresa la pensione anticipata.

Ma andiamo per ordine e
cerchiamo di capire come funziona questa nuova possibilità di riunire i
contributi.

Cumulo retributivo: chi può già utilizzarlo

Innanzitutto, va
chiarito che il cumulo retributivo gratuito non è una completa novità, in quanto
esiste già dal 2013, anche se con delle previsioni più limitative.

L’istituto, difatti,
noto anche col nome di totalizzazione retributiva, è stato previsto dalla Legge
di Stabilità 2013 [1]
. Il suo funzionamento è simile a quello
della totalizzazione (contributiva), ma risulta più vantaggioso: difatti, pur
sommando i contributi a titolo gratuito,
permette di determinare la quota di pensione maturata presso ciascuna gestione
secondo le regole di quel fondo, e non obbligatoriamente col sistema
contributivo.

 Il metodo di computo utilizzato dipende, quindi,
dall’anzianità del lavoratore: ricordiamo che vengono conteggiati col sistema
contributivo 
gli
anni di assicurazione posteriori al 1996, per chi possiede meno di 18 anni di
contributi al 31.12.1995; per chi ha, invece, oltre 18 anni di contribuzione
accreditata alla stessa data, sono computati col contributivo i periodi dal
primo gennaio 2012 in poi.

Bisogna però evidenziare
che l’attualecumulo retributivopuò essere utilizzato solo se non si
matura unautonomo trattamento di
vecchiaia
presso
una delle gestioni nelle quali sono stati accreditati i contributi; inoltre, la
totalizzazione retributiva non è consentita per la contribuzione versata nellecasse
professionali
e
nellaGestione separata Inps.

Irequisiti,
per accedere alla pensione col cumulo, sono quelli più elevati, relativi alla
pensione di vecchiaia o anzianità, tra i parametri di tutti gli
ordinamenti che disciplinano le singole gestioni.

Cumulo lavoratori autonomi

Esiste poi un’ulteriore
possibilità di cumulare gratuitamente i contributi senza dover effettuare il
ricalcolo col sistema contributivo: si tratta del cosiddetto cumulo
per i lavoratori autonomi
, ed è utilizzabile da chi possiede
versamenti accreditati presso la Gestione dei lavoratori
dipendenti 
e
presso la Gestione artigiani e
commercianti
. Questa possibilità di riunire i contributi esiste
sin dal 1966, grazie alla nota Legge 613 [2], che ha esteso l’assicurazione
obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti agli esercenti
attività commerciali e ai loro familiari coadiutori. La norma, nel dettaglio,
ha stabilito che i periodi di contribuzione nella Gestione dei
lavoratori autonomi si cumulano sia con quelli coperti da contribuzione
nell’Assicurazione generale obbligatoria (Ago, la gestione relativa, appunto, ai lavoratori
subordinati), sia con quelli relativi ad altre attività di lavoro autonomo
soggette all’obbligo assicurativo per invalidità, vecchiaia e superstiti.
Pertanto, nel caso in cui siano presenti contributi da lavoro autonomo, assieme
a contributi da lavoro subordinato, questi devono essere sommati per verificare il
raggiungimento di un diritto a pensione secondo
le regole della Legge 613.
 Secondo l’Inps, il particolare cumulo tra contributi da lavoro autonomo
(artigiani e commercianti) e da lavoro dipendente della Legge 613 dà vita ad
un’autonoma pensione,
anche se inerente a più gestioni, e preclude, pertanto, l’accesso al cumulo
della Legge di Stabilità 2013.

Nuovo cumulo retributivo: come funzionerà

Il nuovo cumulo
retributivo avrà lo stesso funzionamento di quello già esistente: consentirà,
cioè, di sommare i contributi per il diritto a pensione, anche se ogni gestione
liquiderà autonomamente la sua quota di trattamento, senza il totale
ricalcolo contributivo dell’assegno. Per quanto riguarda l’applicazione del calcolo
retributivo 
o contributivo,
non è stato chiarito se si terrà conto dell’anzianità complessiva, cioè in considerazione di
tutte le gestioni, oppure della sola anzianità presente nella singola gestione.

La questione ha
un’importanza non indifferente, in quanto un lavoratore potrebbe aver diritto
al calcolo retributivo sino al 31 dicembre 2011,
considerando i contributi presenti in tutte le gestioni, oppure sino al 31
dicembre 1995
, considerando ogni quota separatamente.
 Facciamo un esempio per capire meglio:

·Tizio
possiede, prima del 31 dicembre 1995, 15 anni di contributi versati nell’Inps e
3 anni nell’Inpdap;

·se
consideriamo tutti i contributi, Tizio possiede 18 anni di contribuzione
accreditata entro il 31 dicembre 1995, pertanto ha diritto al calcolo
retributivo sino al 31 dicembre 2011;

·se, invece,
si considerano le singole contribuzioni, Tizio non possiede 18 anni di
contributi in alcuna delle gestioni alla stessa data, pertanto ha diritto al
calcolo retributivo solo sino al 31 dicembre 1995.

È dunque di fondamentale
importanza che sia specificata quanto prima la facoltà, o meno, di sommare i
contributi nelle diverse gestioni ai fini dell’applicazione del sistema
di calcolo 
previsto.

Rispetto al cumulo
retributivo attualmente già in vigore, sarà poi prevista la possibilità di raggiungere,
attraverso questo istituto, anche la pensione anticipata (quella basata, cioè, sul possesso di
un determinato ammontare di contributi, attualmente pari a 42 anni e 10 mesi
per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi per le donne). Inoltre, il cumulo retributivo
non sarà più precluso a chi raggiunge un autonomo diritto a pensione in una delle gestioni.

[1]L.228/2012.

[2]L. 613/1966.

 

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