Dal
1976 a
febbraio 1982 ho maturato cinque anni e sette mesi di contributi tedeschi. Mi
sono arruolato in Guardia di finanza a febbraio 1982, e a febbraio 2017 avrò
maturato contributi italiani per 35 anni effettivi più cinque riscattati. Se
chiedo la totalizzazione all’Inps, è corretto pensare che il calcolo della
pensione sarà fatto con il sistema retributivo fino al 31 dicembre 2011, in virtù del fatto
che, al 31 dicembre 1995, avevo già maturato più di 18 anni di anzianità
contributiva, sommando, però, ai contributi italiani quelli tedeschi?
N. L.– ROMA
R I S P O S T A
Si
ritiene che la risposta sia negativa, in quanto, in via generale, secondo
l’articolo 1, comma 13, della legge 335/1995. il calcolo della pensione
esclusivamente con il sistema retributivo (fino al 31 dicembre 2011) si applica
ai lavoratori già iscritti alle forme di previdenza dell’assicurazione generale
obbligatoria, e nelle forme sostitutive (elettrici, telefonici eccetera) ed
esclusive (ex Inpdap, Poste eccetera) della stessa, che, alla data del 31
dicembre 1995, possano far valere un’anzianità contributiva di almeno 18 anni.
Quindi,
il periodo di versamento dei contributi a uno Stato della Ue, anche se si
chiedesse la totalizzazione estera, non verrebbe preso in considerazione ai
fini in esame. D’altronde, la totalizzazione dei contributi maturati in tutti i
Paesi a cui si applica la normativa comunitaria non comporta il trasferimento
dei contributi da uno Stato all’altro, ma consente di tenere conto, ai soli
fini dell’accertamento del diritto alla pensione, dei contributi maturati nei
Paesi convenzionati dove l’interessato ha lavorato, e l’importo di pensione
viene erogato, con la tecnica del pro rata, da parte di ciascuno degli Stati in
cui il soggetto ha maturato i periodi assicurativi.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL 16
GENNAIO
2017
