Il D.Lgs. 231/2001 coinvolge
imprese e associazioni nella lotta al riciclaggio?
R I S P O S T A
Sì, come chiariscono le nuove
Linee Guida di Confindustria la responsabilità amministrativa dell’ente per i
reati previsti dagli art. 648 (ricettazione), 648-bis (riciclaggio) e 648-ter
(impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita) c.p. è però limitata
alle ipotesi in cui il reato sia commesso nell’interesse o a vantaggio
dell’ente medesimo e va esclusa quando non vi sia attinenza tra la condotta
incriminata e l’attività d’impresa esercitata. Tale attinenza, ad esempio,
potrebbe ravvisarsi nell’ipotesi di acquisto di beni produttivi provenienti da
un delitto di furto, ovvero nel caso di utilizzazione di capitali illeciti per
l’aggiudicazione di un appalto, ecc.
Per prendere visione delle
attività aziendali da considerare ai fini della prevenzione dei reati di
riciclaggio, delle aree a rischio e dei controlli preventivi vai al Case Study
delle LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DEI MODELLI DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E
CONTROLLO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 aggiornate da
Confindustria e approvate dal Ministero della Giustizia lo scorso 21 luglio.