Green pass e diritto al lavoro: Equilibrio necessario per combattere l’epidemia sanitaria!
Nell’agosto del 1981, dopo un ultimatum di 48, il Presidente della Stati Uniti d’America (Usa), Ronald Reagan, eletto da appena un semestre, dispose il licenziamento di un elevato numero di lavoratori dell’aviaziopne civile in sciopero da due giorni, che si rifiutavano di tornare al lavoro. La loro astensione comportò la cancellazione di circa 7 mila voli.
Allo scadere dell’ultimatum, Reagan mantenne la minaccia, e licenziò 11359 controllori di volo.
Egli fece sue le parole di uno dei suoi miti, il presidente Coolidge: “Non c’è diritto di sciopero contro la sicurezza pubblica per nessuno, in nessun luogo, in nessun momento”.
Obbligo del green pass e diritto al lavoro
In vista dell’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro in vigore dal 15 pv, ho sentito di taluni gravi problemi logistici ed organizzativi presso alcune “Pmi” operanti sul territorio.
Si tratta di piccole aziende con 5/10 dipendenti dove, in qualche caso, quasi tutti e per ragioni diverse non hanno fatto il vaccino contro il Covid 19. Sono persone, non necessariamente facenti parte della galassia dei “No vax” che di fatto non si sono sttoposti al vaccino, la cui assenza in blocco dal lavoro, creerebbe ingenti problemi produttivi alle aziende medesime.
Anche i Governatori delle Regioni hanno chiesto alle Autorità di Governo qualche urgente modifica o integrazione al provvedimento, anche attraverso una abilitazione ai datori di lavoro di poter utilizzare soluzioni alternative (tamponi rapidi), al fine di consentire la prosecuzione delle attività lavorative sul territorio.
Conclusioni
Se il Presidente Reagan ha fatto ricorso all’Esercito Usa per sostituire i “controllori di volo”, cosa abbiamo bisogno noi per arrivare allo stesso risultato?
Poi, come sia possibile che un datore di lavoro – responsabile della sicurezza e passibile di denuncia penale se un dipendente si ammala da Covid 19 – anche quando abbia interamente rispettato i protocolli di sicurezza, non possa decidere di lasciare a casa i dipendenti non vaccinati per salvaguardare la salute di tutti?
Ancora peggio: come sia possibile che un certo signor Landini – Segretario del più grande Sindacatol italiano, la Cgil – abbia corteggiato il mondo dei No vax?