sabato, Maggio 4, 2024
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ASSOFOREX: Informazioni utili sul Trading On line

ASSOFOREX: Informazioni utili sul Trading On line

In una precedente inchiesta abbiamo affrontato l’argomento dell’operatività sulle valute del Forex e le tante problematiche aperte da una pubblicità talvolta ingannevole di un’industria finanziaria anche disinvolta che ha sempre bisogno di attirare nuovi “gonzi” pronti a credere che diventare ricchi con pochi soldi e in modo semplice e veloce sia alla portata di tutti.

Un’esca che può essere invece pericolosa perché operare sulle valute e con leve finanziarie significative (anche del 400%) può voler dire non solo poter ottenere guadagni più elevati ma anche (più facilmente) correre il rischio di veder perdere anche tutto il proprio capitale.

Avevamo perciò dato notizia anche della nascita di un’associazione, Assoforex Cfd, nata dall’intesa fra i più importanti broker online. I promotori di questa iniziativa sono i principali operatori attivi nel mercato Forex e Contract For Difference (CFD) in Italia: Activtrades, Cmc Markets, Fxcm, IgMarkets, Saxo Bank, Xtb e Fineco.

L’obiettivo? Proprio la sensibilizzazione delle autorità italiane e la cooperazione su temi inerenti al funzionamento del mercato, quali interventi di regolamentazione delle forme di comunicazione verso il pubblico. E a dimostrazione della volontà di tutelare i consumatori rispetto alle pubblicità ingannevoli, gli associati hanno presentato un Decalogo comportamentale cui ispirarsi per la redazione degli annunci pubblicitari in Italia.

Gian Paolo Bazzani, amministratore Delegato di Saxo Bank Italia, la banca danese specializzata nel trading e negli investimenti nonché primo presidente Assoforex Cfd, ha risposto in questa intervista alle nostre domande per cercare di fare ulteriore chiarezza sull’argomento e spiegare quali sono gli obiettivi di questa associazione.

Come può un risparmiatore comprendere quali sono i broker regolarmente autorizzati ad operare nel mercato finanziario italiano? Le società basate a Cipro rientrano a tutti gli effetti fra quelle autorizzate?

“Tutti i broker regolarmente autorizzati a operare in Italia sono iscritti presso la Consob e sono registrati sul sito internet http://www.consob.it/main/intermediari/imprese_investimento/index.html. Per quanto riguarda gli operatori basati a Cipro non è possibile generalizzare: esistono società autorizzate e società che non lo sono. Quello che è certo è che molti degli operatori senza autorizzazione tentano, spero senza successo, di attrarre clienti promettendo guadagni facili quasi mai convertiti in realtà. Per questo consigliamo a tutti coloro che desiderano avvicinarsi al mondo del trading online di assicurarsi che il proprio operatore sia in possesso delle necessarie autorizzazioni. Gli obiettivi principali dell’Associazione Italiana Broker Forex e Cfd sono, infatti, una piena trasparenza del mercato e la tutela gli investitori e per raggiungerli vogliamo collaborare con le autorità cooperando per la stesura di nuove regole e segnalando gli operatori che violano le norme a tutela del risparmio”.

Alcune società (non rientrate fra le vostre associate) si sono distinte per pubblicità molto aggressive. Ma può una società usare per promuoversi “testimonial” magari fasulli che dichiarano di aver guadagnato facilmente centinaia o migliaia di euro in poche operazioni o cambiato la vita?

“Quello della pubblicità ingannevole è uno dei problemi più critici del settore finanziario e il principale tema che AssoForexCfd si ripromette di affrontare e contribuire a risolvere. Desideriamo sensibilizzare le autorità su interventi di regolamentazione della comunicazione verso il pubblico per garantire che gli investitori possano scegliere il proprio broker in modo consapevole grazie alla presenza di informazioni veritiere. A dimostrazione della volontà di prendere le distanze da quegli operatori che utilizzano la pubblicità ingannevole per attrarre capitali, abbiamo presentato un Decalogo comportamentale da seguire per la redazione degli annunci pubblicitari in Italia. L’articolo 5, in particolare, sottolinea che l’annuncio pubblicitario “non deve enfatizzare potenziali benefici derivanti dal prodotto o servizio offerto senza fornire un’adeguata rappresentazione dei rischi. Qualora vengano presentate ipotesi di guadagno, devono essere anche indicate le potenziali perdite”.

Qual è la situazione del mercato rappresentato dalla vostra associazione (Forex e Cfd). E’ possibile dare qualche numero? Ed esistono ricerche indipendenti che dicono come vanno nel tempo i conti dei trader privati che investono sul Forex?

“Gli associati rappresentano, si tratta di stime ovviamente, almeno il 90% del mercato Forex per la clientela retail e probabilmente anche una quota superiore del mercato dei CFD. Non mi risultano ricerche indipendenti che coprano l’Italia e l’Europa relativamente alle performance dei traders. La prossima volta, davanti ad un caffè, le fornisco tutti i dati della società che rappresento”.

Alcune associazioni dei consumatori in Europa hanno denunciato i rischi delle operazioni a leva sul Forex che paragonano al gioco d’azzardo. Si pubblicizzano da parte degli operatori del settore i possibili guadagni ma si minimizzano in molti casi i rischi. E alcuni operatori del settore ammettono che alcuni investitori privati arrivano a perdere sul Forex anche cifre consistenti. Come vi difendete da queste critiche? Non pensate che si possa promuovere con meno “steroidi” questo mercato?

“Gli operatori che sviluppano un tipo di pubblicità simile a quella realizzata per il gioco d’azzardo sono solitamente quelli non autorizzati, che puntano a guadagnare ingenti capitali ma non sono interessati alla fidelizzazione del cliente. Certo, le operazioni su Forex consentono di trarre grandi profitti, ma comportano anche un rischio di perdita molto elevato. Per questo, le società che fanno parte di Asso Forex Cfd si impegnano a portare avanti un progetto di formazione “certificata” che partirà all’IT Forum 2012 di Rimini e continuerà con la promozione di convegni, studi e corsi di formazione. Con il termine “certificata” mi riferisco a quella formazione che non insegna solo a investire il proprio capitale, ma a farlo in modo consapevole e che fornisce le conoscenze necessarie per posizionarsi in modo corretto sul mercato e investire nella giusta direzione, andando quindi oltre la semplice formazione relativa alle modalità di utilizzo della piattaforma e di apertura e chiusura di posizioni”.

In una precedente inchiesta abbiamo affrontato l’argomento dell’operatività sulle valute del Forex e le tante problematiche aperte da una pubblicità talvolta ingannevole di un’industria finanziaria anche disinvolta che ha sempre bisogno di attirare nuovi “gonzi” pronti a credere che diventare ricchi con pochi soldi e in modo semplice e veloce sia alla portata di tutti.

Un’esca che può essere invece pericolosa perché operare sulle valute e con leve finanziarie significative (anche del 400%) può voler dire non solo poter ottenere guadagni più elevati ma anche (più facilmente) correre il rischio di veder perdere anche tutto il proprio capitale.

Avevamo perciò dato notizia anche della nascita di un’associazione, Assoforex Cfd, nata dall’intesa fra i più importanti broker online. I promotori di questa iniziativa sono i principali operatori attivi nel mercato Forex e Contract For Difference (CFD) in Italia: Activtrades, Cmc Markets, Fxcm, IgMarkets, Saxo Bank, Xtb e Fineco.

L’obiettivo? Proprio la sensibilizzazione delle autorità italiane e la cooperazione su temi inerenti al funzionamento del mercato, quali interventi di regolamentazione delle forme di comunicazione verso il pubblico. E a dimostrazione della volontà di tutelare i consumatori rispetto alle pubblicità ingannevoli, gli associati hanno presentato un Decalogo comportamentale cui ispirarsi per la redazione degli annunci pubblicitari in Italia.

Decalogo comportamentale

Il presente Decalogo fornisce i principi a cui l’Associaciazione Italiana Broker Forex e CFD si ispira per la redazione degli annunci pubblicitari in Italia.

L’Associazione si riserva il diritto di modificare o aggiornare i principi in qualsiasi momento.

La versione aggiornata del Decalogo è altresì disponibile sul sito web www.aibf.it

  1. Qualsiasi comunicazione deve essere corretta, chiara e non fuorviante; non deve essere imprecisa, esagerata o ingannevole;
  2. Ogni comunicazione deve contenere il nome della società che pubblicizza il prodotto o il servizio e un punto di contatto ove poter ottenere maggiori informazioni;
  3. L’annuncio pubblicitario deve essere redatto in modo comprensibile al pubblico cui è indirizzato;
  4. L’annuncio pubblicitario deve:
    fornire una descrizione adeguata della natura del prodotto o servizio di investimento offerto;
    fornire una descrizione adeguata dei rischi che esso comporta;
    fornire al cliente ulteriori informazioni ritenute necessarie.
  5. L’annuncio pubblicitario deve essere accurato: in particolare non deve enfatizzare potenziali benefici derivanti dal prodotto o servizio offerto senza fornire un’adeguata rappresentazione di eventuali rischi rilevanti.
    Qualora vengano presentate ipotesi di guadagni utilizzando il prodotto o servizio offerto devono essere parimenti evidenziate le ipotesi di perdite nell’utilizzo del medesimo strumento.
  6. L’annuncio pubblicitario non deve mascherare, minimizzare od oscurare importanti elementi, dichiarazioni o avvertenze; tali avvertenze devono essere incluse nel corpo principale dell’annuncio.
  7. Qualora siano indicate informazioni di carattere fiscale , l’annuncio pubblicitario deve includere le avvertenze che:
    il trattamento fiscale dipende dalle condizioni individuali di ogni cliente;
    le disposizioni fiscali potrebbero cambiare.
  8. Se l’annuncio propone un paragone con altre società, prodotti o servizi esso deve:
    essere presentato in modo corretto ed equilibrato;
    indicare le fonti delle informazioni utilizzate per il confronto;
    indicare i fatti e le ipotesi utilizzate per il confronto.
  9. L’annuncio pubblicitario deve essere chiaramente riconoscibile come tale e il termine “messaggio promozionale” deve essere inserito laddove vi sia il rischio che il pubblico di riferimento possa non riconoscerlo come tale.
  10. L’annuncio pubblicitario deve contenere:
    il nome della società;
    il logo o un’immagine di riferimento riconoscibile;
    un punto di contatto;
    un riferimento al tipo di attività promossa dalla società.

* Per Cliente deve intendersi la persona fisica o giuridica che intrattiene o potrebbe intrattenere un rapporto commerciale con l’Aderente

** Per Annuncio pubblicitario deve intendersi qualsiasi invito a iniziare o sviluppare un’attività di investimento

*** Per Comunicazione deve intendersi qualsiasi annuncio pubblicitario diffuso mediante TV, radio, web, email, google, siti web di terzi, quotidiani, riviste, magazine e affini.

I comportamenti ritenuti non corretti dall’ Associazione

  1. Il mancato rispetto della normativa italiana relativa all’ offerta fuori sede di strumenti o servizi finanziari;
  2. La mancanza di autorizzazione a svolgere il servizio di investimento in Italia oppure la mancanza dell’iscrizione ad un Albo delle imprese di investimento della Consob;
  3. La fornitura del servizio di consulenza al cliente senza le necessarie autorizzazioni;
  4. L’apertura di rapporti con clienti di cui non sia stata verificata l’appropriatezza ed eventualmente l’adeguatezza del servizio offerto;
  5. Mancato rispetto della normativa riguardante la classificazione della clientela e dei relativi obblighi di comportamento che ne derivano;
  6. Mancata rendicontazione al cliente dell’ attività di investimento svolta secondo le modalità di ricezione indicate dal cliente.
  7. Mancata fornitura della documentazione informativa e contrattuale in lingua italiana;
  8. Promessa della concessione di incentivi economici in sede di apertura del rapporto sproporzionati rispetto all’ ordinaria attività di trading;
  9. Mancata fornitura al cliente, nelle eventuali promozioni adottate, della documentazione contenente le modalità di svolgimento della promozione stessa;
  10. Mancato rispetto delle disposizioni in tema di identificazione della clientela e privacy. Le società si impegnano altresí ad aderire ad un sistema di garanzia dei fondi della clientela

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