SUCCEDE IN ITALIA: Difficile recuperare i 23.500 euro spesi dal lettore per il diamante Love Diamond
Volevo un consiglio da voi su un argomento di cui avrete certamente già trattato. Parlo di acquisti diamanti in banca.
La mia storia inizia nel2016 quando un consulente della Banca Popolare di Bergamo (filiale oggi diventata Bper) ci consiglia (a me e mio padre) di investire in diamanti presentandoci un grafico in cui si evinceva che il valore dei diamanti è sempre stato in crescita da moltissimi anni. Convinti della bontà dell’investimento compravamo i diamanti di 1,05 carati al prezzo di 23.500 euro.
Negli anni seguenti leggendo sui giornali della truffa diamanti perpetrata dalle banche mi sono presentato dal consulente per le mie rimostranze, chiedendo della possibile restituzione (anche al prezzo più basso), il mio interlocutore però mi ha rassicurato sul fatto che la banca non era compresa nella lista degli istituti sotto inchiesta.
Così ho accantonato il problema. Oggi dovendo forzatamente rientrare dall’investimento ni ritrovo con un’offerta da un orefice a cui ho chiesto peer la vendita di circa 10mila euro. Non posso neppure lamentarmi con la banca non essendo più la stessa: è stata assorbita da un altro istituto.
Secondo voi ci sono dei canali di vendita a cui mi posso rivolgere per ottenere qualcosa in più?
- Fabio F.
R I S P O S T A
La tristemente nota vicenda dei diamanti venduti allo sportello ha interessato anche Bpu Banca, di cui la Popolare di Bergamo faceva parte, sebbene in maniera diversa rispetto alle altre.
“L’istituto collocava infatti le pietre non della fallita Idb e nemmeno della Dpi, bensì della società Love Diamond Bond SpA, i cui prodotti si contraddistinguono per non essere semplici pietre bensì oggetti preziosi comprendenti diamanti – spiega l’avvocato Anna D’Antuono del Foro di Torre Annunziata -. Nel suo caso, invece, si tratta di una vera e propria pietra. Bpu non è stata sanzionata, a differenza delle altre banche, dall’Antitrust che (nella propria Delibera del 25 settembre 2018) ha ritenuto sufficienti gli impegni da questa assunti per migliorare il collocamento alla clientela, ad esempio destinando esclusivamente a quella considerata “Private” e non a tutti”.
Ciò non toglie che, quando è esploso il caso, anche i clienti Bpu si sono resi conto di possedere oggetti che valgono assai meno di quanto speso. “Il primo motivo sono le abnormi commissioni riconosciute alle banche per la “presentazione del cliente”, che arrivavano anche al 25% del prezzo di vendita, con un ricarico quindi del 33,33% rispetto al prezzo “senza banca” – spiega D’Antuono -. Riguardo una possibile rivalsa, la cessione a Bper dell’agenzia dove ha sottoscritto il contratto, non libera Intesa Sanpaolo (che ha nel mentre rilevato Bpu Banca dall’essere responsabile.
Nemmeno è ancora trascorso il termine di prescrizione decennale”.
Secondo l’avvocato, il punto è che le vertenze alle banche su questo tema sono assai complesse, non rientrando la “presentazione cliente” (il ruolo formalmente assunto) né tra i servizi bancari, né tra quelli di investimento, “Ci sono ad oggi successi dei clienti ma anche delle controparti – sottolinea D’Antuono -. tenuto conto che Intesa Sanpaolo, ai tempi, ha integralmente rimborsato la clientela che aveva comprato i diamanti dalla Idb da essa collocati, potrebbe provare a cercare un accordo.”.
Sul canale di vendita di vendita migliore per vendere il diamante oggi il mercato è saturo. Il lettore ha ragione, ormai tutti i venditori che sorgevano come funghi sono spariti, inclusa la Diamond Love Bond con sede in Via della Spiga a Milano. Il valore del suo diamante (secondo un esperto contattato da Plus24 e in base a quanto desumibile dai principali siti di vendita online di diamanti) è attualmente circa 15mila euro “ma dovrebbe rivolgersi ad una gioielleria importante dove ci siano esperti che gestiscano la rivendita e, soprattutto, che abbia esposti in veterina gioielli con diamanti simili o superiori al suo.
Dove troverà il prezzo migliore potrà vendere”, spiega l’esperto che preferisce non comparire.
Da Plus24 del Sole 24 Ore del 3 settembre 2022
P.S. A titolo personale
Condivido il consiglio dell’Avvocato D’Antuono di scrivere al Ceo di Intesa Sanpaolo al quale, aggiungerei , anche per conoscenza, la Direzione Generale della Banca d’Italia: recupero di dignità!
All’Organo di vigilanza chiederei chi, per casi della specie descritta, si sarebbe dovuto occupare della tutela del risparmiatore, secondo il dettato dell’art.47 della Costituzione!
Salviamo i futuro o almeno quelli che saranno i prossimi sventurati!
