I genitori di una volta, quando la miseria era tanta!
Le giornate che stiamo attraversando in questo periodo ci fanno pensare continuamente alla drammatica storia che ha visto la morte della giovane Giulia Cecchettin.
In questo dramma, nel comune tentativo di trovare una ragione plausibile al terribile fatto di sangue, mi è capitato di leggere di tutto ma in particolare la frase che segue:
“I genitori di una volta non davano ai figli tutto quello che chiedevano; ma solo quello di cui avevano bisogno. Non difendevano i figli ad ogni costo, ma erano i primi a sgridarli quando sbagliavano. Spesso sento dire che i genitori di una volta erano troppo severi, ma io quella severità la chiamo educazione”.
Non sono d’accordo con questa chiave di lettura e per quel che serve cerco di spiegarne la ragione.
I genitori di una volta “non davano” perché non c’era la possibilità economica per dare.
Per chiarire meglio questo passaggio, provo a raccontare un episodio che ho vissuto direttamente.
Correva l’anno 1960, non riuscii a convincere mia madre a comprarmi una bicicletta fiammante, quasi nuova, per diecimila lire.
L’avevo già portata a casa, convinto com’ero che mia madre me l’avrebbe comprata quando invece fui invitato a restituirla e l’affare non andò in porto.
Ricordo che lei, mia madre, pianse più di me.
Aggiungo, per chiarire il concetto ancora di più che, in proposito, mio padre che peraltro ho perso dopo qualche anno, era solito ripetere, non senza ragione che l’abbondanza è più brutta della carestia!
Ho raccontato un episodio di vita vissuta in onore ai “Genitori di una volta!”
I genitori di una volta: Una storia vissuta!