Cartiere e fatture false: Il metodo è collaudato, miglioriamo la collaborazione attiva!
Con cadenza giornaliera ci capita di leggere decine di inchieste giudiziarie, per lo più della Guardia di finanza, caratterizzate da false fatturazioni attraverso “cartiere” appositamente costituite per frodare il fisco con gravi danni alle casse dell’Erario.
Da queste inchieste, ogni soggetto obbligato deve attingere una best practice in grado di allertare con la necessaria tempestività quella “collaborazione attiva” richiesta dalla Istituzione. In questi casi facciamo bene a mutuare la pronuncia della Corte di Cassazione quando ha detto che le fatture emesse da un’azienda senza personale “sono false”.
Questa è la ragione principale per cui, alla verifica formale della documentazione esibita dal cliente all’atto dell’avvio della relazione – in primis banca o professionista – come la Partita Iva, lo Statuto e l’atto costitutivo con annessa Visura camerale della Camera di Commercio, deve sempre seguire una “verifica di cantiere” conseguente all’Adeguata verifica. Questa operazione appare indispensabile per accertare la esistenza di una struttura logistica ed imprenditoriale – mezzi e personale – idonea per l’esercizio della riferita attività economica ed imprenditoriale.
Come soggetti obbligati traiamo spunti di riflessione per correggere dei modus operandi che ci allontanano dal concetto di legalità invocato dalla Istituzione.
Buon lavoro a tutti!
===
Frode fiscale, eseguiti sequestri per quasi 12 milioni euro
Fonte: Ansa
(ANSA) – MILANO, 21 DIC – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Como, su disposizione della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un sequestro preventivo di 11,7 milioni di euro nei confronti di 6 indagati per reati fiscali.
Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria, sono partite da una S.r.l. della provincia lariana che, dal 2019, ha iniziato a manifestare alcuni indici di anomalia. In particolare l’azienda aveva, in un primo momento, mutato radicalmente il proprio oggetto sociale, per poi incrementare in modo esponenziale il proprio volume d’affari. A tale incremento non è corrisposto però il pagamento delle imposte dovute, avendo la S.r.l. omesso di presentare le prescritte dichiarazioni fiscali per importi di svariati milioni di euro.
Ormai abbiamo visto che la frode fiscale per eccellenza passa dalle cartiere e quindi dalle false fatturazioni. Per questo, miglioriamo la “collaborazione attiva”!