venerdì, Maggio 3, 2024
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Attualità: I danni della politica!

Attualità: I danni della politica!

La Fiat ai francesi

Quando un’azienda privata si vende, significa che qualcuno nel mondo ha pagato, ha aperto il portafoglio perchè ha creduto in un determinato progetto industriale.

Chi vende, non regala niente, nel quadro di una corretta dinamica imprenditoriale, di mercato.

Lo Stato, se ritiene strategico quel determinato asset, può intervenire con una sorta di prelazione, esercitando la d.d Golden power.

Alla originaria golden share, nel 2012 è stata superata dalla golden power (potere d’oro), con ulteriori interventi nel 2019 e nel 2020 per estendere i poteri a tutte le società, pubbliche e private, ma anche ad altri settori, come quello finanziario, creditizio, assicurativo, energia, acqua, trasporti, salute, sicurezza alimentare, intelligenza artificiale, robotica, semiconduttori, cybersecurity.

Qualora lo stato italiano individuia in un’operazione societaria una minaccia di grave pregiudizio per gli interessi essenziali della difesa e della sicurezza nazionale, l’esecutivo può:

  • imporre specifiche condizioni all’acquisto di partecipazioni in imprese strategiche nel settore della difesa e della sicurezza;
  • porre il veto all’adozione di delibere relative ad operazioni straordinarie o di particolare rilevanza, ivi incluse le modifiche di clausole statutarie eventualmente adottate in materia di limiti al diritto di voto o al possesso azionario;
  • opporsi all’acquisto di partecipazioni, ove l’acquirente arrivi a detenere un livello della partecipazione al capitale in grado di compromettere gli interessi della difesa e della sicurezza nazionale.

Per la vendita della Fiat ai francesi, tutto questo non è avvenuto e nessun intervento è stato fatto da parte dello Stato. Anche il trasferimento oltralpe della sede legale e fiscale della stessa azienda automobilistica torinese, è la dimostrazione della mancanza di appeal esistente nel nostro Paese e di questo dobbiamo prenderne atto, cercando, se ne siamo capaci di rimuoverne le cause senza frignare troppo.

Privatizzazione di aziende pubbliche

Una volta stabilito e concordato il prezzo della compravendita azionaria, bisogna scrivere dei contratti pensando a salvaguardare gli interessi pubblici in termini di location produttivi e occupazione sul territorio.

Queste sono operazioni che richiedono una grande competenza che spesso manca.

Extraprofitti bancari

Introdurre una tassazione straordinaria sugli extraprofitti bancari, sarebbe stata una mossa equa, di giustizia sociale, in grado di contribuire a ridurre l’enorme divario delle disuguaglianze che tendono ad allargarsi sempre di più, anche grazie ad una politica incapace di affrontare il problema.

Quando si scopre che il 5% della popolazione italiana, detiene il 46% della ricchezza nazionale significa che qualcosa non funziona e che la leva fiscale è utilizzata poco e male (Fonte Banca d’Italia).

Dobbiamo considerare che questi brillanti risultati economici ottenuti dalle banche, non sono stati conseguiti per effetto di una eccellenza di gestione, bensì ad una situazione favorevole determinata dall’aumento dei tassi disposti d’imperio, dalla Banca Centrale Europea, interessata a ridurre la inflazione a due cifre. Questo aumento, deciso a Bruxelles, ha provocato come diretta conseguenza, un aumento delle rate dei mutui a “tasso variabile”.

Insomma, una causa esogena, ha determinato questi enormi benefici per il mondo bancario, tanto da far dire agli amministratori che a fine anno 2023, avrebbero raddoppiato i “dividendi” a beneficio degli azionisti.

L’aumento del costo del denaro, è stato un evento straordinario che, al pari di un evento sismico (terremoto), ha sconvolto gli equilibri della nostra scala sociale, provocando un grave danno alle fasce più deboli e alla stessa economia nel suo complesso per l’accesso a credito.

Insomma, per farla breve, una grande occasione persa!

Superbonus edilizio 110%

E’ stata una operazione fallimentare e truffaldina, alimentata da numerose discrepanze ed approssimazioni nella catena dei controlli.

Stante alle risultanze investigative di numerose truffe ai danni delle casse pubbliche, si è scoperto che tanti “crediti d’imposta” per milioni di euro, sono stati improvvidamente riconosciuti ad aziende edilizie appena costituite prive di know how, di mezzi e di personale. Aziende amministrate da giovanissimi percettori del reddito di cittadinanza, che hanno documentato solo false fatturazioni per immobili mai esistiti.

La responsabilità di tali scempi, è stata variegata ed estesa.

Dettagli del malaffare!

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Giorgia Meloni: “Su italianità non accetto lezioni da chi ha venduto Fiat ai francesi”

“Ho letto sulla prima pagina di Repubblica: ‘L’Italia in vendita’.

Questa accusa mi arriva da un giornale di proprietà di quelli che hanno preso la Fiat e l’hanno ceduta ai francesi, hanno trasferito all’estero la sede legale e fiscale, messo in vendita sui siti immobiliari i siti di nostre storiche aziende italiane.

Non so se il titolo fosse un’autobiografia, ma lezioni di tutela dell’italianità da questi pulpiti, anche no”.

Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso della registrazione di Quarta Repubblica in onda su Retequattro.

PRIVATIZZAZIONI PER 20 MLD IN 3 ANNI SI POSSONO FARE

“Per privatizzazioni non intendo quello che abbiamo visto in passato, per me non vuol dire regali miliardari fatti a qualche imprenditore fortunato e amico.

Significa che lo Stato può indietreggiare dove la sua presenza non è necessaria mentre deve avanzare quando la sua presenza è necessaria.

Noi prevediamo nel documento economico di bilancio 20 miliardi in tre anni, che è un lavoro che si può fare con serietà”, ha ribadito Meloni.

STATO MANTIENE CONTROLLO QUANDO È FONDAMENTALE

Sempre in merito alle privatizzazioni, Meloni ha spiegato che “possiamo cedere alcune quote di società pubbliche senza compromettere il controllo pubblico e possiamo, su alcune aziende che sono interamente di proprietà dello Stato, cedere quote di minoranza ai privati.

Lo Stato mantiene sempre il controllo quando è fondamentale”.

Fs, ha proseguito, “è uno dei dossier sul tavolo”.

AUMENTATI TASSI SU DEPOSITI E CREDITO DOPO TASSA EXTRAPROFITTI

“Qualche mese dopo che abbiamo varato la tassa” sugli extraprofitti delle banche “a oggi i tassi che vengono riconosciuti sui depositi sono aumentati del 50% per le imprese e del 25% per le famiglie e il credito è aumentato.

Qualcosa di buono anche quello lo ha fatto”, ha spiegato la premier, ribadendo che “la tassa sulle banche è giusta, non è stata fatta su un profitto generato con il valore e il merito” ma “è stato il frutto della scelta della Bce di alzare i tassi: quando li ha alzati le banche hanno adeguato i tassi che chiedevano su prestiti e mutui ma non il tasso che riconoscevano sui depositi.

Noi abbiamo tassato il 40% di quella differenza.

Abbiamo offerto una possibilità ulteriore, con la possibilità di ripatrimonializzare: in quel caso, più è patrimonializzata la banca più crediti può concedere, aiuta di più l’economia, più fa profitti e piotasse paga.

Per lo Stato è un’operazione win-win, i soldi li prendiamo lo stesso”.

SUPERBONUS PIU’ GRANDE TRUFFA NELLA STORIA A DANNO DELLO STATO

“Il Superbonus partiva da un principio condivisibile di aiutare l’edilizia” ma “la norma è scritta così male che si è configurata come la più grande truffa della storia ai danni dello Stato italiano per i miliardi che stanno venendo fuori, è qualcosa di mai visto prima su un unico provvedimento”, ha sottolineato Meloni, aggiungendo che “l’Upb stima che il 50% di queste risorse, che sono pagate da tutti e costano 2.000 euro a ciascun italiano, sono andate a beneficio del 10% della fetta più ricca della popolazione.

La gente che non aveva una casa ha pagato per ristrutturare la seconda casa del milionario”.

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