giovedì, Maggio 2, 2024
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PREVIDENZA: Pensione di vecchiaia a 66 anni e sette mesi

Nato
il 18 aprile del 1950, ho 66 anni e sei mesi. La mia situazione contributiva è
abbastanza variegata, e qui la riassumo:

20 anni più 31
settimane (come “dipendente”) dal 1° settembre 1965 al 1° gennaio 1988;

Quattro anni più 31
settimane (come “autonomo”) dal 1° gennaio 1989 al 31 luglio 1993;

nove anni più nove
settimane (Gestione separata) dal 1° aprile 1996 al 31 dicembre 2007;

dal 1° gennaio 2008 a oggi non svolgo
alcuna attività.

In
totale, dunque, ho un’anzianità contributiva di 34 anni e 18 settimane.
Desidererei sapere quando potrò fare richiesta di pensione e quale criterio
verrà applicato per la determinazione della stessa. Vi sono diverse opzioni ed
è possibile scegliere?

Avendo,
inoltre, un’autorizzazione al versamento di contributi volontari, può essere
consigliabile rimpinguarla versando qualcosa?

F. S.– ROMA

R I S P O S T A

Il
lettore può chiedere la liquidazione della pensione di vecchiaia a decorrere
dal 1° dicembre 2016, raggiungendo 66 anni e sette mesi a novembre. L’Inps
liquiderà la pensione con il sistema retributivo per i periodi da dipendente e
per quelli da autonomo.

Per gli anni accreditati in Gestione separata,
il lettore potrà chiedere la pensione supplementare a carico di questa
gestione, che applicherà il sistema di calcolo contributivo. In alternativa,
potrebbe chiedere la pensione in regime di totalizzazione, ma dovrebbe
attendere i 67 anni e un mese; poiché, al requisito ordinariamente previsto di
65 anni e sette mesi, occorre aggiungere la finestra mobile di 18 mesi.

Pertanto,
tale ultima soluzione non appare consigliabile così come l’integrazione di versamenti
volontari aggiuntivi aumenterebbe di poco l’importo della pensione che sarà
messa in pagamento.

DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL
7 NOVEMBRE 2016

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