venerdì, Maggio 3, 2024
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PC: L’installazione del modem è gratuita

Non può chiedere soldi per l’installazione del
modem a casa dell’utente il tecnico della compagnia del telefono incaricato di
fare l’intervento a casa.

Il
tecnico della compagnia del telefono, incaricato di 
installare il modem a
casa dell’utente, non può chiedere alcun compenso o rimborso spese per
l’attività svolta a domicilio se non previsto nell’abbonamento. Diversamente,
la sua richiesta – che non può essere considerata come una richiesta di mancia
– può essere denunciata all’azienda e quest’ultima è legittimata a licenziarlo.
È quanto chiarito dalla Cassazione con una sentenza di poche ore fa
[1].

Il
principio applicato dai supremi giudici vale per qualsiasi tipo di rapporto di
lavoro e coinvolge l’obbligo di fedeltà del dipendente nei confronti
dell’azienda: va 
licenziato
per giusta causa 
il lavoratore
dipendente che chiede e ottiene 
compensi
dal cliente 
per aver adempiuto al
proprio lavoro, anche se sostiene che si tratti di una mancia.

Nel
caso di specie, il tecnico si era recato a casa di una cliente, su incarico
della compagnia presso cui prestava servizio, al fine di 
installare un modem e
configurare il pc per la connessione wifi. Al termine del lavoro aveva chiesto
90 euro a titolo di compenso. La donna, ingenuamente, aveva dato la somma nelle
mani del dipendente, senza pensare però che, in realtà, l’eventuale cifra le
sarebbe stata addebitata in bolletta e che pertanto nulla doveva all’operatore
intervenuto.

Porta
sicuro danno all’immagine dell’azienda il comportamento del dipendente che,
recatosi a domicilio dei clienti, chiede loro dei compensi non dovuti, anche se
a titolo di mancia. Tanto più quando il contratto collettivo – come nel caso di
specie – lo vieta espressamente (nel caso di specie, il ccnl stabiliva quale
causa di licenziamento senza preavviso, cioè per giusta causa, la richiesta o
l’accettazione, a qualsiasi titolo, di compensi di carattere economico in
connessione agli adempimenti della prestazione lavorativa, così comprendendo
anche l’accettazione non richiesta e la spontanea elargizione).

In
ogni caso è verosimile che, se il contratto con la compagnia telefonica prevede
il pagamento di una indennità per l’installazione del modem, questa venga
addebitata sulla bolletta e non richiesta «a mano».

[1]Cass. sent.
n. 21365/2016 del 24.10.2016.

 

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