martedì, Maggio 7, 2024
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Manovra di bilancio 2023: Parla la Banca d’Italia 

Manovra di bilancio 2023: Parla la Banca d’Italia

 

Con un impegno senza pari mi sono letto l’intero documento. Al netto delle diverse ed ulteriori disquisizioni – pensioni, welfare, politiche per la famiglia, contrasto alla povertà, tassazione etc. – é stata posta una particolare attenzione agli strumenti di pagamento e quindi il passaggio dagli attuali due ai cinquemila euro per il pagamento in contanti o all’obbligo di accettazione del pagamento con pos da parte dell’esercente, solo per transazioni superiori a 6o euro.
Questi due aspetti sono stati stigmatizzati perché favorirebbero l’economia sommersa e quindi eluderebbero gli obblighi tributari.

Con sorpresa, ho visto che nessun cenno viene fatto invece all’articolo 36, contenuto nella bozza di manovra in discussione in Parlamento, riguardante l’inedito e coraggioso tentativo di contrastare la “frode fiscale”.
Se viene attuato con sufficiente efficacia, verranno controllate le Partite Iva, soprattutto quelle “Apri & chiudi” – mai prese in considerazione nella storia d’Italia.
Stiamo parlando delle “frodi carosello”, stiamo parlando dell’Adeguata verifica comunemente fatta ad orecchio, senza impegno, da parte dei soggetti obbligati agli adempimenti antiriciclaggio – in primis banche e professionisti.
Parlando di banche, forse l’intervento Bankit poteva essere più esaustivo, completo ma soprattutto comprensibile.
Insomma, una ennesima occasione persa!

=====

 

P.S.: Quello che maggiormente sorprende è che la Banca d’Italia ometta di sottolineare l’importanza della novità introdotta con il richiamato art.36 contenuto nella bozza di manovra che, come appare evidente, per la prima volta cerca di contrastare l’annoso tema delle Partite Iva “Apri & chiudi” e quindi delle frodi carosello che tanto danno provocano alle casse erariali di tutti gli Stati europei.

La sorpresa è ancora maggiore se si considera che la novità, inciderà anche nel Modus operandi dell’Adeguata verifica praticata dai soggetti obbligati agli adempimenti antiriciclaggio – in primis banche e professionisti.

Insomma ho avuto la sensazione che la Banca d’Italia, mentre parlava di questo tema fondamentale per la vita ed il funzionamento del sistema Paese, pensava ad altro, come gli capita spesso negli ultimi tempi!

 

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