sabato, Aprile 27, 2024
spot_img

OBIETTIVO LAVORO: Manovra del Governo del 26 giugno 2013

  

Le novità in materia di occupazione e riforma del lavoro ,
varate nel decreto legge del 26 giugno 2013, evidenziano l\’impegno del governo a
realizzare numerosi obiettivi. In primo luogo va rilevato come essi mirino ad
aumentare il contenuto occupazionale della ripresa, accelerando la creazione di
posti di lavoro, soprattutto a tempo indeterminato; essi perseguono altresì la
finalità di creare nuove opportunità di lavoro e di formazione per i giovani,
per ridurre la disoccupazione e l\’inattività, favorendo l\’alternanza
scuola-lavoro. La manovra vuole anche sostenere il reinserimento lavorativo di
chi fruisce di ammortizzatori sociali, incentivando le assunzioni di categorie
deboli della società: a tal proposito è previsto un programma di azione biennale
per la promozione dei diritti e l\’integrazione delle persone con disabilità. Il
decreto legge interviene inoltre a potenziare il sistema delle politiche attive
del lavoro, per aumentare le tutele dei lavoratori e migliorare la trasparenza e
l\’efficienza dei meccanismi di conciliazione in caso di licenziamento. Gli
interventi previsti nel provvedimento rappresentano solo il primo passo della
strategia del Governo per aumentare l\’occupazione, specialmente giovanile,
ridurre l\’inattività ed attenuare il disagio sociale. Il Governo si riserva,
altresì, di adottare ulteriori misure quando le istituzioni europee avranno
definito le regole per l\’utilizzo dei fondi strutturali relativi al periodo
2014-2020, nonché di quelli per la “youth guarantee”. Infine il decreto legge,
in ottemperanza alle raccomandazioni rivolte all\’Italia dalla Commissione
europea il 29 maggio 2013, nel quadro della procedura di coordinamento delle
riforme economiche per la competitività, prevede un massiccio intervento
finalizzato a sostenere il reddito delle persone fortemente in difficoltà,
specialmente nel Mezzogiorno, area notoriamente caratterizzata da tassi di
povertà molto elevati.

Quanto agli strumenti adottati nella manovra del Governo essi
consistono in primo luogo nella previsione di contributi per i nuovi contratti a
tempo indeterminato; a tal proposito il decreto legge prevede lo stanziamento di
794 milioni di euro nel quadriennio 2013-2016 (500 milioni per le regioni del
Mezzogiorno, 294 milioni per le restanti), al fine di incentivare l\’assunzione
di lavoratori-giovani in età compresa tra i 18 e i 29 anni, a condizioni però
che sussistano almeno una di queste condizioni: a) il giovane non deve aver
goduto di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; b) il
lavoratore deve essere privo di un diploma di scuola media superiore o
professionale; c) il giovane-lavoratore deve vivere da solo con una o più
persone a carico. L\’incentivo a favore del datore di
lavoro
è pari a un terzo della retribuzione lorda complessiva imponibile ai fini
previdenziali per un periodo di 18 mesi e non può superare i 650 euro per
lavoratore. Se, invece, il datore di lavoro trasforma un contratto in essere da
determinato ad “indeterminato” il periodo di incentivazione è di 12 mesi: si
prevede dunque che alla trasformazione debba comunque corrispondere un\’ulteriore
assunzione di lavoratore. Di particolare interesse poi gli interventi di riforma
del mercato del lavoro, che consistono in una parziale modifica di taluni
istituti della legge n. 92/2012 (c.d. riforma Fornero), in primis quelli volti a
chiarire la natura dei contratti e di semplificazione. Il provvedimento poi
interviene in modo particolare sui contratti a termine e di somministrazione
(abrogando il divieto di proroga del contratto “acausale”); sui contratti di
lavoro intermittente, lavoro a progetto e lavoro accessorio. Degno di nota a tal
riguardo il tentativo di ridefinire la figura contrattuale dell\’apprendistato
professionalizzante. A tal fine il Governo, al fine di regolamentare in modo
omogeneo sull\’intero territorio nazionale la disciplina dell\’apprendistato, come
risultante dal D.lgs.n.167/2011, ha previsto che entro il 30 settembre 2013 la
conferenza Stato-Regioni adotti le linee guida per disciplinare il contratto di
apprendistato professionalizzante: infatti sarà questa la fattispecie
contrattuale che le piccole e medie imprese e le microimprese dovranno adottare
entro il 31 dicembre 2015. Nel provvedimento poi si rileva l\’intervento volto a
rafforzare le tutele per i lavoratori e migliorare la trasparenza. In
particolare si prevede che la mancata presentazione di una delle parti, in caso
di tentativo di conciliazione, sarà valutata dal giudice nella sua decisione
finale; inoltre si estendono anche ai co.co.pro. le norme contro le cosiddette
“dimissioni in bianco”; sono introdotti il monitoraggio dei contratti aziendali
con deposito obbligatorio presso le direzioni territoriali del lavoro, nonché
l\’obbligatorietà delle comunicazioni relative all\’assunzione, cessazione,
trasformazione e proroga dei contratti e della loro validità ad ogni effetto di
legge. La manovra reca poi gli incentivi a favore dei tirocini formativi, con la
prevista costituzione “fino al 31 dicembre 2015” di un fondo di 2 milioni di
euro annui, istituito presso il Ministero del lavoro, per permettere alle
amministrazioni, che non abbiano a tal fine risorse proprie, di corrispondere le
indennità per la partecipazione ai tirocini formativi. È stata altresì
autorizzata la spesa di 15 milioni di euro per promuovere l\’alternanza tra
studio e lavoro e quindi l\’attività di tirocinio curriculare per gli studenti
iscritti ai corsi di laurea nell\’anno 2013-2014.

Quanto alle misure in qualche modo legate alla formazione dei giovani,
per ridurne la disoccupazione, il provvedimento prevede il finanziamento di un
ampio programma di tirocini formativi per giovani residenti nel Mezzogiorno che
non lavorano, non studiano e non partecipano ad alcuna attività di formazione,
di età compresa fra i 18 e i 29 anni; a ciò si aggiungono un incentivo alle
università che sottoscriveranno un protocollo standard definito dal Ministero
dell\’università e della ricerca per il finanziamento delle attività di tirocinio
curriculare presso enti pubblici e privati, per gli studenti universitari più
meritevoli e in difficoltà economiche ed un coordinamento più stretto con la
formazione realizzata dagli istituti tecnici. Viene poi istituita presso il
Ministero del
lavoro
e delle politiche sociali un\’apposita struttura di missione, in vista dell\’avvio
della “youth guarantee”. Infine di grande importanza la previsione di ulteriori
aiuti per il Mezzogiorno, in considerazione della grave situazione occupazionale
che interessa i giovani residenti in quelle aree; a tal proposito il
provvedimento decide di rifinanziare con 80 milioni di euro, le misure per
l\’autoimpiego e l\’autoimprenditorialità; previsti poi ulteriori 80 milioni di
euro per il Piano di Azione Coesione, rivolto a enti ed organizzazioni sociali
del privato, che coinvolgano i giovani in progetti di valorizzazione dei beni
pubblici e per l\’inclusione sociale. Sono inoltre finanziate con 168 milioni di
euro delle borse di tirocinio formativo per giovani disoccupati, che non
studiano e che non partecipano ad alcuna attività di formazione. Infine, per
ridurre la povertà e per sostenere le famiglie del Mezzogiorno in difficoltà,
viene avviato il programma “Promozione dell\’inclusione sociale, finanziato con
167 milioni di euro.

Dall\’analisi della manovra del Governo si rileva tuttavia l\’assenza di
quei tanto auspicati interventi, in grado di garantire una profonda riforma del
mercato del
lavoro ,
come ad esempio l\’adozione del “contratto generazionale” (pur sperimentato in
ambito privato) o la “messa in sicurezza professionale”, adottati dalla Francia.
Tali misure avrebbero invece consentito indubbiamente di costituire l\’impianto
fondamentale di una “riforma di sistema”, che ritenesse fondamentali non solo lo
strumento dell\’incentivazione, ma anche il legame “strutturale” indissolubile
tra formazione, ricerca, scuola e lavoro.
 

Ti potrebbero interessare anche

ULTIMI ARTICOLI

Non sei ancora iscritto?

Prova la nostra demo

CATEGORIE

ATTUALITA'

Soccorso in mare

BREVE APPELLO DI NAVIGANTI ACCORATI AL CAPO DELLO STATO PER IL SOCCORSO IN MARE

BREVE APPELLO DI NAVIGANTI ACCORATI AL CAPO DELLO STATO PER IL SOCCORSO IN MARE MARCO FRANCESCO MOROSINI Fonte: glistatigenerali.it 21 Aprile 2024 12 famose personalità della marineria italiana, tra le quali il campione di vela Giovanni Soldini, l’Ammiraglio...
UE: Mali di stagione

Banca d’Italia: I mali di stagione della nostra generazione!

Banca d'Italia: I mali di stagione della nostra generazione!   1 Il futuro dell'economia europea tra rischi geopolitici e frammentazione globale https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/interventi-governatore/integov2024/Panetta_lectio_magistralis_23042024.pdf