venerdì, Aprile 26, 2024
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PACCHETTO CLIENTI: Il costo ai fini fiscali

Un promotore finanziario ha
acquistato un pacchetto clienti da un altro promotore finanziario. Come deve
essere considerato tale costo ai fini fiscali? E\’ corretto equiparare il
pacchetto clienti all\’avviamento e di conseguenza ammortizzarlo fiscalmente in
18 anni, o può essere contabilizzato diversamente?

S.B.FONTEVIVO

R I S P O S T A

Il costo
sostenuto per il portafoglio clienti nel rapporto di agenzia è un onere la cui
natura è controversa.

Potrebbe,
infatti, assumere sia natura pluriennale sostenuto per il subentro nel diritto
di utilizzazione economica del portafoglio aziendale, sia
natura di bene assimilabile a quella di
avviamento.

Potrebbe,
infatti, assumere sia natura di onere pluriennale sostenuto per il subentro nel
diritto di utilizzazione economica del portafoglio aziendale, sia natura di
bene assimilabile a quella di avviamento.

Chi scrive
ritiene che sia maggiormente aderente alla tipologia del costo l\’attribuzione
della natura di onere pluriennale, poiché ciò che si acquista non è un
avviamento nell\’accezione civilistica del suo contenuto: l\’avviamento è infatti
una qualità intrinseca dell\’azienda, intesa come insieme di beni organizzati ai
fini dell\’esercizio dell\’attività di impresa, qualità che rappresenta l\’attitudine
dell\’azienda alla produzione di un sovra reddito.

Il
portafoglio non potrebbe rappresentare alcuna qualità intrinseca o attitudine,
mancando la cessione dell\’oggetto azienda in quanto organizzazione economica.

La
differente natura attribuita a tale valore ne determina anche il
differente
trattamento fiscale: nel
primo caso, una deduzione del costo in base alla quota imputabile a ciascun
esercizio (articolo 108, comma 3, Tuir) e comunque, per convenzione civilistica
richiamata nell\’articolo 108, Tuir anche dalla disciplina fiscale, in un
periodo non superiore a cinque esercizi ( articolo 2426 del codice civile); nel
secondo caso, un ammortamento in diciotto anni (articolo 103, comma 3, Tuir).

Il più
prudenziale trattamento, che vede l\’assimilazione del costo sostenuto ad un
avviamento, non determina alcun rischio fiscale, rischio invece non escluso
nell\’ipotesi dell\’inquadramento quale onere pluriennale, considerato il minor
periodo di ammortamento del costo (e valutatre anche le posizioni della
Giurisprudenza – Corte di cassazione 2860/2010 e della prassi – risoluzione 29
marzo 2009 108/E – in tema di cessione della clientela negli studi professionali).

DAL SOLE 24 ORE DELL\’1 LUGLIO 2013

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